L’adozione del braille nelle scuole, indipendentemente dalla presenza di studenti non vedenti, rappresenta un’importante passo verso la creazione di un ambiente inclusivo e accessibile perché offre l’opportunità di sensibilizzare gli studenti sulla diversità promuovendo la partecipazione e l’inclusione di tutti.
I benefici derivati dall’uso del braille nelle scuole, anche in assenza di studenti non vedenti, sono numerosi e significativi perché favorisce lo sviluppo delle capacità cognitive e motorie degli alunni, preparandoli per un mondo sempre più inclusivo
Investire nella diffusione del braille nelle scuole e quindi un investimento nell’istruzione e nell’empowerment di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità visive.
L’iniziativa presso l’Istituto Comprensivo Ferruccio Ulivi di Poggio Moiano rappresenta un esempio brillante di inclusione e innovazione educativa e pedagogica. Nonostante l’assenza di studenti con disabilità visive nella classe, il progetto – proposto da una docente neo-immessa nella prima classe della scuola Primaria di Frasso Sabino e approvato dai Responsabili dell’Istituto – ha introdotto la conoscenza del sistema braille in modo ludico e creativo, coinvolgendo tutti gli studenti e rendendo il suo apprendimento accessibile a tutti.
L’utilizzo dei Lego Braille Bricks e dei libri/alfabetieri colorati e ben illustrati messi a disposizione dalla Sezione reatina dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha reso l’approccio all’alfabeto stimolante e accattivante, incoraggiando la curiosità e la volontà di scoprire i diversi modi di comunicare. Attraverso l’esplorazione del braille in un contesto di apprendimento ludico gli alunni hanno potuto sperimentare la scrittura di parole e brevi frasi in modo divertente, inclusivo, collaborativo, sviluppando la creatività e vivendo un’esperienza unica e significativa. questa iniziativa dimostra come la conoscenza del braille possa arricchire l’esperienza educativa di tutti gli studenti promuovendo la cultura dell’inclusione e la consapevolezza delle diversità.
Foto: Uici Rieti ©