Energia pulita e accessibile, innovazione, attenzione alle condizioni lavorative dei collaboratori. Sono questi i settori e i temi dove eccellono le aziende del conglomerato industriale di Rieti – Cittaducale, secondo il rapporto “Sostenibilità territoriale del Reatino”, realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini ed Unindustria e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Rieti – Viterbo e dalla Camera di Commercio di Roma. Maggiori criticità, invece, si registrano in merito alla parità di genere e alla lotta contro il cambiamento climatico, per i quali si registrano ancora ampi margini di miglioramento in termini di processi di miglioramento in chiave sostenibile.
Lo studio è stato presentato questa mattina presso la sala consiliare del Comune di Rieti. Il rapporto è stato coordinato dal professor Luciano Monti, docente all’università Luiss di Roma. Per realizzare lo studio è stato coinvolto un campione di aziende con stabilimenti ubicati all’interno dell’area industriale. Si tratta del terzo studio sulla sostenibilità territoriale (gli altri due sono stati dedicati al Distretto di Civita Castellana e al Frusinate).
Il gruppo di lavoro ha realizzato un questionario partendo da una selezione dei Goal e dei Target di Agenda 2030, il programma d’azione dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Il questionario è stato poi sottoposto alle imprese che, in maniera volontaria, hanno rilasciato un’intervista strutturata condotta di persona presso le varie sedi aziendali. L’indicizzazione delle risposte ricevute ha permesso, in un secondo momento, di attribuire un punteggio medio ad ogni specifico quesito, ad ognuno dei Goal selezionati di Agenda 2030, alle tre dimensioni della sostenibilità (ambientale, economica, sociale) e, infine, all’area industriale di riferimento.
“Un ringraziamento va alle aziende che hanno deciso di aderire all’indagine, agli stakeholders coinvolti e alla Camera di Commercio di Rieti Viterbo che anche stavolta non ha fatto mancare il suo supporto a questa iniziativa. Grazie anche ai ragazzi dell’Istituto Luigi di Savoia, che hanno giocato un ruolo attivo e rappresentano il tratto distintivo di questo lavoro” dichiara Giovanni Turriziani, Vicepresidente di Unindustria con delega alla Green Economy, che ha partecipato alla presentazione dello studio. “L’impegno di Unindustria sull’ampio spettro delle questioni legate alla sostenibilità è sensibilmente cresciuto a partire dalla precedente Presidenza e si è sempre più strutturato durante il mandato di Angelo Camilli, grazie anche al contributo del Gruppo Tecnico Green Economy che ho avuto il piacere di presiedere, alla collaborazione e alla sensibilità dei Presidenti territoriali e al lavoro dei professionisti della nostra Associazione”.
“La sostenibilità è e diventerà sempre più un tema di competitività, oltre che di conformità, delle singole imprese. Al contempo gli obiettivi di sostenibilità diventano più accessibili quando si sviluppa una consapevolezza diffusa e un impegno condiviso sul territorio, sia nel settore imprenditoriale che in ambito politico. È stato ancora una volta evidenziato uno dei principali ostacoli segnalati dagli imprenditori: i ritardi nei tempi delle autorizzazioni ambientali. Su questo aspetto si può e si deve fare senz’altro di più”.
Foto: RietiLife ©