“Leggiamo con estremo stupore la nota della maggioranza che ci accusa di non aver partecipato alla discussione su bilancio e DUP: una discussione talmente importante e corposa che, una volta che la minoranza è uscita dall’aula, è durata non più di 15 minuti” lo dicono i consiglieri comunaliRosella Volpicelli, Emiliana Avetti, Paolo Bigliocchi, Carlo Ubertini, Gabriele Bizzoca , Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Arianna Grillo, Gilberto Aguzzi, Maurizio Vassallo.
E continuano: “Aspettiamo con ansia la pubblicazione della registrazione del consiglio per poter ascoltare, insieme a tutti i cittadini, gli interventi dei consiglieri di maggioranza che si esprimono in maniera chiara sulla loro visione di città, in netta controtendenza rispetto al silenzio di tanti gruppi consiliari di maggioranza durante i consigli che, al momento del voto, sembrano improvvisamente ritrovare la voce, per avallare ogni provvedimento proposto dal governo cittadino.
Ci preme inoltre ricordare che la partecipazione, tanto decantata dalla maggioranza, non si ottiene solo con una discussione in un consiglio convocato un mese dopo la scadenza del termine di legge, dove è impossibile cambiare anche una virgola dei numerosi documenti, né all’interno delle commissioni convocate a una manciata di giorni dal consiglio, dove l’unico obiettivo degli assessori è “raccontare” la delibera e concludere la commissione, modificando il meno possibile i documenti.
La partecipazione si costruisce convocando le commissioni in maniera continua e programmata, attività che è chiamato a fare l’ufficio della presidenza del Consiglio congiuntamente ai presidenti delle commissioni, anticipando i temi che saranno oggetto di atti da discutere in consiglio o indirizzi politici. In questo modo si potrebbe scoprire – incredibilmente – che anche i consiglieri eletti dai cittadini (sia di maggioranza che di minoranza) possono portare valore, competenze e punti di vista diversi, anche se non fanno parte della squadra di governo.
Si preferisce invece, con la solita arroganza, fregarsene anche delle elementari scadenze di legge e poi si pensa di nascondere la prepotenza del potere con la retorica della “responsabilità che serve per mandare avanti una città”. Questa giunta utilizza la non-partecipazione come metodo e lo fa senza il minimo rammarico per paura del confronto. Noi continuiamo a credere che questo sia un danno per tutta la città” concludono i consiglieri comunali.
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