Indipendenza: “Baby gang a Rieti, chi se ne occupa?”

Dalla cronaca locale continuiamo a leggere di episodi di violenza urbana, prevalentemente in centro storico, che hanno come attori minorenni extracomunitari, che si vanno a sommare alle continue segnalazioni di fermi ed arresti di spacciatori, nella maggioranza anche loro stranieri. Lo scrive Indipendenza.

“Ma al di là della cronaca, ancora più preoccupante è il timore che si percepisce da parte della gente, operatori commerciali, residenti, che giorno dopo giorno lamentano lo stato di insicurezza che si vive in città al calar del sole. Come era immaginabile l’aumento degli sbarchi degli ultimi mesi, la distribuzione dei clandestini nelle città, l’impunità sostanziale degli immigrati, sta provocando una crescita dello stato di tensione anche nelle nostre piccole comunità locali. Già alcuni mesi fa con alcune associazioni avevamo organizzato alla stazione di Rieti un’iniziativa di presenza, nella speranza di sollecitare un maggior controllo di una zona della città che sembra essere diventata infrequentabile, ma purtroppo da allora la situazione è andata peggiorando. Largo Alfani, in pieno centro storico, dietro al palazzo comunale è oramai terra di nessuno, in mano a gruppi di giovani immigrati, che si sentono di poter compiere qualsiasi sopruso, nella consapevolezza di non rischiare alcuna conseguenza; piazza Oberdan, le zone intorno alla Stazione, sembrano appartenere ad un’altra Nazione, con risse ricorrenti, dove bande etniche si disputano il territorio” aggiunge Indipendenza.

“Nel frattempo i nigeriani controllano in modo capillare lo spaccio di droga in città, spostandosi di bosco in bosco per compiere il loro turpe commercio di morte, consapevoli che i diuturno lavoro delle forze dell’ordine viene costantemente vanificato da una magistratura sempre estremamente benevola nei confronti di criminali non italiani. Le aggressioni dell’altra sera, le risse, la comparsa di tirapugni e spranghe, stanno alzando il livello della tensione, con un crescere del livello di arroganza da parte di minorenni consapevoli di rischiare al più un rimbrotto. Ed alla fine qualcuno perde la pazienza, decidendo di farsi giustizia da solo, mettendo a rischio se stesso e la propria famiglia. Lascia basiti che proprio nell’epoca in cui il centrodestra, che della sicurezza faceva una sua bandiera elettorale, questi fenomeni stiano crescendo in modo esponenziale, nel disinteresse della politica, delle istituzioni, lasciando sole le forze dell’ordine costrette a barcamenarsi tra il tentativo di garantire l’ordine pubblico, ed il rischio di essere accusati da qualche anima bella sempre pronta a giustificare il povero immigrato di turno, che si commette qualche reato, ma poverino scappa dalla guerra e quindi non va colpevolizzato”.

“Sarebbe interessante sapere chi sono questi giovani immigrati, a quale titolo soggiornano nella nostra città, sapere se sono ospiti di qualche associazione, lautamente remunerata dallo Stato, che dovrebbe controllare il loro agire. Di certo diventa assolutamente necessario un intervento celere e determinato da parte delle istituzioni, perché la nostra città non può essere trasformata in una giungla in cui vige la lege del più forte, in nome di una cultura dell’accoglienza che continua a portare nuovi schiavi alle multinazionali, e manovalanza alla criminalità. Il movimento Indipendenza chiede con forza a Sindaco, Prefetto, Questore una forte presa di posizione per riportare la tranquillità in una realtà che non può essere lasciata allo sbando” conclude Indipendenza.

Foto: RietiLife ©

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