Il 9 aprile si è svolto il convegno, promosso da Italia Viva Rieti, sul tema “le sfide e le opportunità delle aree interne” con la presenza di numerosi intervenuti. Ha introdotto il presidente provinciale Edoardo Petrongari che ha parlato di Italia Viva come la casa comune dei riformisti e della necessità di creare a Rieti uno spazio di libertà e anche di elaborazione di idee che sono lontane dagli schemi farraginosi della vecchia politica e che dia a tutti la possibilità di esprimersi in libertà per costruire un progetto realistico e realizzabile per le future generazioni in special modo in aree complesse ed a forte denatalità. Al termine del suo intervento, il Presidente ha messo sul tavolo una proposta concreta che è quella di estendere la zona ZES alla zona del Cratere, sulla zona del sisma nel Centro Italia fino al completamento della fase della ricostruzione pubblico-privata. Una possibilità concreta di attenzione delle istituzioni per questi territori. Ha poi parlato il presidente regionale Felice Casini che ha posto l’accento sulla necessità di continuare la costruzione del polo riformista, anche con la costituenda lista “Stati Uniti d’Europa”.
Il Dr Francesco Trabattoni ha enunciato la necessità di una maggiore evoluzione tecnologica nei rapporti tra pazienti, medici di Medicina Generale e strutture sanitarie evidenziando come le strutture di prossimità restano comunque indispensabili presidi. La professoressa Luisa Carbone si è concentrata nell’esplicitare il ruolo e le prospettive delle aree interne, inoltre, ha descritto come la zona di Rieti abbia le caratteristiche di essere migliorata con progetti a favore della zona, investendo sul territorio come nelle altre regioni, valorizzandola ulteriormente.
Il consigliere regionale Nobili ha parlato delle iniziative nella situazione politica della Regione Lazio. La consigliera Tidei ha sviluppato un approfondita riflessione sulla situazione politica coniugando l’esperienza regionale alla prospettiva europea che si incarna nei territori, disegnando una prospettiva di crescita per il nostro territorio.
L’intervento conclusivo dell’onorevole Bellanova ha voluto cogliere la potenziale prospettiva di rilancio dell’agricoltura attraverso l’anagrafe dei terreni incolti, soprattutto di proprietà pubblica da affidare a nuove imprese agricole in modo da rilanciare un’agricoltura sostenibile e produttiva. Poi, ha affermato che l’autonomia differenziata è un macigno per il sud, contrario alla logica del PNRR. Infine, ha descritto l’urgenza di curare il territorio anche attraverso la presenza di nuove attività, quali fattorie sociali, agriturismo e imprese boschive.