Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è lieto di invitare il pubblico a un’iniziativa tanto ludica quanto culturale, ovvero il “Laboratorio di Artigianato Sabino” che si terrà sia sabato 13 aprile sia sabato 20 aprile alle ore 15:00 presso la sede del museo in piazza del Duomo 3. Il laboratorio, promosso e organizzato dal Comune di Fara in Sabina, dalla Pro Loco di Fara in Sabina aps e dal Museo, è rivolto ai bambini dai 5 ai 12 anni e offre l’opportunità di vivere due giornate all’insegna della creatività e del divertimento creando dei vasetti di ceramica unici: i partecipanti infatti potranno liberamente decorare i loro capolavori, rendendoli ancora più personalizzati. Ma il programma prevede anche diverse sorprese: le giornate saranno infatti arricchite da un’interessante visita guidata al Museo Civico Archeologico e da una gustosa merenda con pane fresco e olio. I due appuntamenti si svolgeranno nei seguenti modi: sabato 13 aprile i piccoli artisti saranno protagonisti dell’attività “Crea il tuo vasetto”, mentre sabato 20 aprile si proseguirà con “Dipingi il tuo vasetto”. La durata di entrambi i laboratori è di due ore e prevede la partecipazione di minimo 5 bambini, fino a un massimo di 15. Per quanto riguarda le tariffe: 10 euro per la giornata di sabato 13 aprile (2 euro per i genitori) e 7 euro per la giornata successiva (2 euro per i genitori). La prenotazione è obbligatoria e per assicurarsi il proprio posto, o per ricevere maggiori informazioni, contattare i numeri 0765277321 e 3802838920 oppure scrivere all’indirizzo mail [email protected]
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è uno dei punti di riferimento per la conoscenza della civiltà dei Sabini, in quanto conserva i materiali provenienti dai due centri più importanti della Sabina Tiberina: Cures ed Eretum. Allestito a partire dal 2001 all’interno del rinascimentale Palazzo Brancaleoni (sito in piazza del Duomo) ha visto – nel corso degli anni – le sue collezioni ampliarsi, grazie agli scavi effettuati con regolarità proprio a Cures ed Eretum. Il cospicuo aumento del numero dei materiali ha reso necessario nel corso del tempo l’allestimento di nuove sale: la sala della Scrittura, interamente dedicata al cippo inscritto ritrovato nel greto del Fiume Farfa, e la sala dedicata alla Tomba XXXVI di Colle del Forno.
Della fase rinascimentale, l’edificio conserva intatta la facciata della prima metà del ‘400, mentre gli interni sono stati pesantemente ristrutturati dai successivi proprietari: al tardo barocco possono essere ascritti gli affreschi di una delle sale, dipinti con motivi a grottesche come si usava nei piani nobili delle case di fine ‘700.
Foto: Museo FiS ©