Il nuovo decreto approvato dal governo nella serata di martedì scorso ,sulle strette al superbonus è stato un pugno nello stomaco. La manovra che di fatto blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti anticipa il rallentamento di un intero settore ,quello delle costruzioni che negli ultimi anni ha trainato l’economia del Paese e la crescita del Pil. Favorita dagli incentivi, la filiera ha determinato la metà dell’incremento del Pil italiano del +8,3% nel 2021 e del +4% nel 2022. Lo dice Francesco Agostini sulla stretta al superbonus operata dal governo attraverso il decreto del 26 marzo per la Filca Cisl.
Le più grandi criticità riguardano area cratere e terzo settore. Infatti la stretta al superbonus impedirà un necessario intervento di riqualificazione del patrimonio abitativo popolare dello IACP e potrebbe bloccare la fase di ricostruzione delle aree terremotate ,soprattutto nel Lazio e nel comune di Amatrice ,dove tra l’altro è appena partito il super cantiere di ricostruzione dell’aggregato urbano, dove i nuovi lavori non potranno più utilizzare il meccanismo di finanziamento a copertura della quota di accollo dei proprietari di unità immobiliari inagibili.
Senza lo sconto in fattura chi ha una casa da riqualificare o addirittura inagibile potrebbe non avere la liquidità necessaria per anticipare i costi di ricostruzione.
Auspichiamo che ci sia una presa di posizione forte da parte delle istituzioni locali e regionali nei confronti del governo affinché si possano trovare meccanismi strutturali di benefici economici volti a tornare indietro rispetto ad una manovra che penalizzerebbe l’intera provincia reatina e il tessuto sociale delle aree da ricostruire.