Nel giardino della Casa di Accoglienza dell’ALCLI, è stato inaugurato l’Albero della Vita, il monumento realizzato dall’artista reatino Gianluca Maggi che con la sua proverbiale creatività, ha dato forma al progetto del Consiglio direttivo, di promuovere la vita anche dopo la vita, ricordando per sempre le persone care che non ci sono più.
“ Abbiamo voluto raccogliere i desideri delle famiglie – ha spiegato Santina Proietti, Presidente dell’ALCLI – l’Albero è rappresentativo del nostro spirito, raccoglie le nostre esperienze, i nostri vissuti, la nostra storia. Ogni foglia è una persona con la quale abbiamo condiviso momenti di gioia e sofferenza. E’ il simbolo della vita oltre la vita. Ringrazio il Vescovo che ci onora della Sua presenza, tutte le famiglie e i volontari nonché il bravissimo Gianluca Maggi che ha saputo cogliere il senso profondo del nostro messaggio e ha espresso in opera d’arte, il nostro pensiero”.
L’artigiano Gianluca Maggi, particolarmente emozionato ha descritto l’opera che è stata realizzata con circa 15 quintali di acciaio speciale. “ E’ un metallo vivo che muta con il tempo e con le condizioni esterne, l’ho scelto perché simboleggia il ciclo della vita – afferma Gianluca Maggi – Per me è stato un onore fare quest’opera per l’ALCLI”.
Dopo i saluti ai presenti e gli auguri per la Domenica delle Palme, il Vescovo Don Vito Piccinonna, accompagnato da Don Fabrizio Borrello, ha dato avvio allo scoprimento del monumento per poi procedere con la benedizione. “Quando ho saputo dell’iniziativa, ho fatto del tutto per esserci perché comprendo il valore delle persone passate che non passano ma restano con la loro storia. Siamo spesso sottoposti a gesti ed azioni brutte ed infami e abbiamo sempre più bisogno nella nostra città, nelle nostre famiglie, dentro di noi, di gesti positivi. Ogni persona di buona volontà deve portare avanti azioni buone e questo monumento è un’opera buona e bella. Nel rito del Battesimo diciamo – scrivi il suo nome nel libro della vita – ebbene i nomi sono scritti nel cuore di Dio, restiamo per sempre in lui ed è un gesto molto simbolico, scrivere i nomi sulle foglie di questo Albero della Vita.”
Dopo la benedizione, è seguito uno scambio di doni con l’artista dell’opera e i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito al progetto: Ermanno Perotti per il basamento, l’Ing Capparella per il progetto del basamento, Alfonsi Maurizio per le luci.
La cerimonia si è conclusa con foto di gruppo intorno all’Albero della Vita che da oggi entrerà nella vita di moltissime famiglie. Purtroppo assenti le autorità locali.
Secondo il Cristianesimo l’Albero della vita rappresenta essenzialmente la vita e la croce di Gesù: al centro del Giardino dell’Eden Dio piantò, accanto a quello della conoscenza del bene e del male anche questo albero, simbolo di rinascita e rappresenta tutte le fasi di cui è composta l’esistenza. Le radici sono ciò che ci àncora al passato, che ci dà solidità, quindi la rappresentazione della famiglia, degli affetti, di tutto ciò che ci ha preceduto, dei nostri valori e delle nostre riserve. Il tronco, la parte centrale dell’albero, rappresenta il percorso di elevazione dalla terra verso il cielo, ma anche la forza che anno dopo anno sappiamo mettere nell’affrontare le insidie della vita. Le foglie si protraggono verso il cielo e arricchiscono di linfa vitale l’albero stesso.
I frutti, rari e per questo motivo ancora più preziosi, sono le nuove vite che si affacciano al mondo e che dipendono in tutto e per tutto dall’albero.