(di Roberto Pentuzzi) Lo aveva lasciato capire durante l’ultima puntata di BasketLife, Roberto Pietropaoli, patron della Real Sebastiani Rieti lo ha annunciato oggi presso la pasticceria “Napoleone”, Jazz Johnson sarà ancora a Rieti, con la maglia amarantoceleste per due anni.
Proprio nel giorno della presentazione del nuovo General Manager della RSR, Nicola Tolomei, titolare di Sport&Ideas srl, agenzia specializzata in Sport Marketing e Event Management, Pietropaoli ha fatto il doppio colpo che vuol dire che si fa sul serio.
Nicola Tolomei è stato general manager di Napoli, Roma, Brescia e Verona ed ora ha accettato il ruolo anche a Rieti.
“La Sebastiani deve crescere, deve avere una visione lungimirante – ha aperto la conferenza stampa il patron Roberto Pietropaoli – uscire dalla provincia di Rieti e diventare una città di riferimento per la pallacanestro nel centro Italia, per questo abbiamo scelto un professionista di Milano, che sarà con noi tre anni, l’occasione è nata in una cena proprio nel capoluogo lombardo”
“Innanzitutto vorrei ringraziare le autorità di Rieti, che non sono sempre presenti in conferenze stampa di presentazioni. La Sebastiani c’era 50 anni fa , c’è oggi e ci sarà negli anni – ha affermato Nicola Tolomei, ora g.m. di Rieti – Roberto mi ha messo subito a mio agio, in tutti i ruoli che ho rivestito, raramente ho incontrato una persona così vera, lui è verace, voi lo conoscete. Sono sicuro che faremo cose bellissime, dovremo alzare molto le prestazioni mie e di chi sarà al mio fianco, ringrazio Annaelisa Pace per quello che ha fatto finora e che continuerà a fare insieme a me. Per la prima volta vengo chiamato in corsa, in precedenza ho cominciato a lavorare dal primo giorno dopo le promozioni in A1, questi tre mesi di anticipo mi consentiranno di lavorare , ma mai sulla parte sportiva. Quando ho detto a Dino Meneghin che sarei venuto a Rieti, mi ha raccontato del calore eccezionale di questa città.
Ho già un progetto pronto che si basa su tre leve: uno, sviluppare un patrimonio sportivo culturale della provincia di Rieti, due, é la Sebastiani, che ha una storia incredibile, tre, il concetto di inclusione con un coinvolgimento anche di altre città, organizzeremo campus e coinvolgeremo tante aziende , organizzaremo “Casa Sebastiani” , svilupperemo business per tutti coloro che si avvicineranno e poi gestiremo in toto il PalaSojourner. Non dimenticherò la scuola e tutto il sociale, Pietropaoli ce la farà se tutta la città ci sarà. Non chiederemo tanto a pochi, chiederemo poco a tanti“.
Ha proseguito il patron. “Se pensate che Brescia, Cantù, Varese ed altre siano migliori di Rieti é sbagliato – ha detto ancora Pietropaoli – é solo una questione di testa, ci vuole un pazzo che organizza, che sono io, ma chi ama la pallacanestro in questa città ci deve credere, come fece Milardi a prendere i soldi da Bologna e portarli a Rieti, anche noi faremo la stessa cosa, arriveranno soldi da Milano ed altre città, ma anche Rieti deve rispondere, dagli imprenditori a tutti i tifosi che dovranno venire al Palazzo, che, con pochi soldi e tanta volontà, ha cambiato completamente aspetto dopo che ho vinto il bando per la gestione. L’inserimento di Tolomei serve anche a darci una svegliata, ma la città mi deve venire dietro, dalle autorità, agli imprenditori, alle testate giornalistiche “.
LA NOTA DEL CLUB
La Real Sebastiani Rieti comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto dell’Atleta Jazz Johnson: la guardia statunitense rinnova con la Sebastiani fino al 30 giugno 2026.
Una classe infinita e giocate che hanno fatto innamorare di lui il PalaSojourner. Johnson nella stagione in corso è l’indiscusso top scorer della squadra con una media di 20 punti ad allacciata di scarpe tra prima fase e fase ad orologio. Quel che colpisce di più, però, è la capacità di essere leader nei momenti di difficoltà ed il legame che da subito Jazz ha creato con la sua tifoseria. Tifoseria che ancora per due anni potrà godersi le gesta del “Folletto di Portland” al PalaSojourner.
Queste le parole di Johnson: “Sia Coach Rossi che la proprietà hanno chiarito fin dall’inizio qual è il nostro obiettivo. Ed ora stanno gettando le basi per quello che vorremo fare da ora in poi. Questo è tutto ciò che ho sempre desiderato fare. Sono focalizzato al 100% su ciò che vogliono realizzare. Questa sarà anche la prima volta che giocherò con lo stesso allenatore che mi ha allenato l’anno prima. Io e coach Rossi abbiamo un ottimo rapporto. Sento che abbiamo un’intesa: il nostro fuoco, la nostra voglia di vincere e la voglia di dimostrare a tutti che si sbagliano. Mi ha anche aiutato a crescere come giocatore pur permettendomi di essere quello che sono. Sono grato per quello che è come allenatore e come uomo e sono onorato di giocare di nuovo per lui!
Per quanto riguarda la città, sono grato per il loro continuo amore e sostegno. Un ringraziamento ai ragazzi della curva perché sono qui dal primo giorno. In questo anno è stato fantastico vedere la città riunirsi e sostenere la nostra squadra. All’inizio al PalaSojourner non venivano molte persone ma col tempo abbiamo continuato a crescere e a riaccendere l’entusiasmo del basket in città. Ora sento che abbiamo una delle migliori atmosfere del campionato. Rieti non è un posto facile dove venire a giocare in trasferta, e questo è tutto merito di ognuno dei nostri tifosi. Grazie a tutti voi. Apprezzo molto ciò che abbiamo costruito qui. Spero che potremo continuare a crescere e superare ogni limite che chiunque cerchi di metterci davanti. Grazie! Forza Sebastiani!”.
Jazz Johnson nasce a Portland, in Oregon, il 26 settembre del 1996. Dal padre Leland, ex giocatore e poi allenatore, eredita la passione per il basket. Gli inizi non sono facili, alla high school Jaaziel viene ritenuto troppo basso e poco strutturato per sfondare nel mondo della palla a spicchi. Lui, però, non demorde e grazie ad un talento egregio ed un’etica del lavoro imparagonabile, inizia a giocare in NCAA con i Portland Pilots in cui militerà per due stagioni: la prima esplorativa con 6.8 punti ad allacciata di scarpe, la seconda alzando decisamente le sue statistiche e le sue medie (15.8 PPP). Nelle due stagioni successive (2018/2019 e 2019/2020) gioca per i Nevada Wolf Pack, sempre in NCAA e anche qui la sua crescita è costante con medie realizzative ben oltre la doppia cifra a partita. Nel post covid firma per Cantù e sbarca così per la prima volta in Italia. Con i lombardi, in A1, gioca 29 partite, segna quasi 11 punti di media ed entra di diritto nel panorama della pallacanestro italiana come uno dei giocatori, in assoluto, più interessanti. Nell’annata successiva è a Pistoia dove pronti-via vince la Supercoppa di A2 con i biancorossi. In campionato, invece, domina e la sua media recita 18.6 punti a partita con il 46% dall’arco. Lo scorso anno gioca a Rimini e in riviera sfonda il tetto dei 20 punti a partita trascinando i romagnoli ai playoff da neo-promossi.