Al De Lellis un Pronto Soccorso rinnovato: “Basta pazienti parcheggiati in corsia sulle barelle” | GLI INTERVENTI

(di Christian Diociaiuti) Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, a Rieti per gli interventi effettuati al De Lellis, in particolare sul Pronto Soccorso per un finanziamento di 1,2 milioni, e in alcuni reparti. Strutture rinnovate, nuovi servizi: tutto illustrato dal Commissario Asl Mauro Maccari, dal deputato Paolo Trancassini, dal sindaco Daniele Sinibaldi oltre allo stesso presidente della Regione Lazio. Asl e Regione puntano molto su un aspetto: “Basta pazienti in barella in corsia“. E Maccari puntualizza: “Le cose stanno cambiando. Nessuno pensa che quanto fatto in passato sia sbagliato, anzi. Ma ora c’è una nuova pagina”.
La pensa diversamente il sindaco Daniele Sinibaldi: “La precedente amministrazione (regionale e sanitaria intende, ndr) qualcosa in più lo poteva fare. Ben 276 volte il Pronto Soccorso di Rieti è finito sulla stampa. Per aggressioni, violenza, non gestibilità dell’utenza. Perché i nostri sanitari non erano in condizione di operare al meglio. Oggi c’è una situazione totalmente diversa. Qui la gente viene per forza, non ci sono altre possibilità”. Poi il primo cittadino rilancia: “La priorità resta il nuovo ospedale che sarà universitario, so che la Regione sta lavorando”. Ed effettivamente, prima della conferenza, Rocca ha precisato: “I nuovi ospedali promessi per 1,2 miliardi saranno fatti. Ho scoperto, però, che mancavano i fondi sull’aspetto caro a questa zona, quello antisismico e antincendio. È stato annunciato senza soldi. C’è costante rapporto con Inail”. Anche perché il nuovo ospedale apre anche il discorso università.
Interventi nei reparto e un ampliamento del Pronto Soccorso di quasi 500 metri quadri, insieme a protocolli, spazi e competenze nuovi, spiega Maccari: “Abbiamo puntato sulla sala d’attesa. Interventi molteplici, i lavori sono serviti per una riorganizzazione generale” dice Maccari. Di fatto, sono tre gli interventi di ristrutturazione e ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale di Rieti, che ha una superficie di 1740 metri quadrati. L’investimento di un milione e duecentomila euro ha permesso di ampliare le aree di permanenza, di osservazione e la sala di attesa. Attraverso i fondi dell’edilizia sanitaria, l’Asl di Rieti ha potuto ristrutturare e completare i lavori dei reparti di Neonatologia e Ostetricia-Ginecologia. Inoltre, dopo aver modificato il progetto precedente, è stato realizzato un collegamento diretto tra i reparti, migliorando significativamente l’accessibilità alle pazienti neomamme, che ora possono accedere direttamente dal nido alla degenza. Il reparto di Neonatologia è stato dotato di quattro postazioni di monitoraggio all’avanguardia, mentre quello di Ostetricia-Ginecologia conta ora su 15 posti letto, garantendo un’assistenza completa e all’avanguardia. Grazie al nuovo layout, è stato possibile riorganizzare il percorso “fast track” Ostetrico-Ginecologico, creando un sistema ibrido tra pronto soccorso e reparto, per garantire un servizio efficiente e tempestivo. Le pazienti, dopo il triage iniziale, vengono ora condotte presso il reparto di Ostetricia-Ginecologia, dove il personale medico infermieristico esegue le visite necessarie. In caso di necessità di osservazione, il personale attiva l’osservazione breve intensiva (obi) presso lo stesso reparto, garantendo un’assistenza immediata e di qualità.
“C’è la consapevolezza di una pagina nuova – dice il deputato Trancassini – coraggio, competenza e umanità. E la capacità di fare squadra. Oggi non ci sono più pazienti parcheggiati, come ne trovammo in in sopralluogo di qualche mese fa. Un successo di Maccari e della Regione e di chi lavora nella sanità”.
“Colpisce l’attenzione sull’aspetto dell’umanizzazione – chiude la giornata Francesco Rocca – in una regione con 22 miliardi di debito sanitario. Governiamo la complessità. Questa regione ha centrato tutto su Roma. Non deve essere così. Non abbiamo la bacchetta magica. Stiamo facendo di tutto per fare tornare le province centrali, frenando la fuga dei pazienti. Il Lazio esprime professionalità importanti, siamo pronti a valorizzarle”.
IL DETTAGLIO DEI LAVORI 

 INAUGURAZIONE PRONTO SOCCORSO E DUE REPARTI  

 IL PRONTO SOCCORSO

Un milione e duecentomila euro sono stati spesi per ampliare le aree di permanenza e di osservazione per i pazienti, ma anche la sala di attesa insieme con una riqualificazione generale delle aree triage, critica e connettivi.

Ora il pronto soccorso ha una superficie di 1740 metri quadrati.

Il primo intervento ha riguardato la realizzazione del percorso febbre, con il quale il paziente potenzialmente infettivo dovrà accedere presso l’ingresso dedicato (Ingresso Area B) con il videocitofono e la telecamera centralizzati direttamente sulle postazioni di Triage (1 – 2).

Nella “stanza bolla” dedita all’attesa, il paziente eseguirà gli accertamenti minimi volti all’individuazione dell’eventuale processo infettivo, partendo dal tampone per la ricerca dell’eventuale virus.

Il paziente con necessità di isolamento respiratorio dovrà essere inviato presso le stanze a pressione negativa, al fine di proseguire il processo di visita.

Tutte le stanze ubicate nelle due aree Covid permettono il monitoraggio dei pazienti sia tramite le videocamere che tramite il sistema di monitoraggio clinico multi-parametrico in telemetria. Entrambi i sistemi sono centralizzati presso la sala di controllo B.

Il secondo intervento ha interessato la realizzazione dell’area boarding del pronto soccorso, le cui opere sono state realizzate nel secondo semestre del 2023, che può contare su 10 posti letto.

L’area è dotata del sistema monitoraggio multi-parametrico in telemetria, con la possibilità di ossigenoterapia e monitoraggio a vista sia tramite parete in vetro che mediante sistema di videosorveglianza. Inoltre, ci sono il filtro d’accesso e il sistema di controllo della pressione positiva e negativa rispetto agli ambienti circostanti.

All’occorrenza e in caso di sovraffollamento, l’area potrà accogliere altri sei pazienti sulla lettiga.

Nel corso di un’eventuale pandemia, i locali del percorso febbre e dell’area boarding possono essere completamente uniti e isolati rispetto al resto del pronto soccorso al fine di garantire il corretto isolamento respiratorio dei pazienti infetti.

Il completamento dei due interventi ha consentito di prevedere un percorso dedicato di accesso alla tomografia assiale computerizzata (tac) del pronto soccorso direttamente dall’area infetti.

Il terzo intervento ha rinnovato la sala d’attesa del pronto soccorso, garantendo una maggior privacy ai pazienti e ai familiari, con la realizzazione di nuovi di servizi igienici per il pubblico, la riconfigurazione del triage, la seconda postazione di visita, la nuova sala colloqui e la sala dedicata al codice rosa/stanza sollievo.

È stato migliorato il punto di accoglienza, situato nella sala d’attesa del pronto soccorso e operativo dalle ore 8 alle ore 20, con cui si garantiscono le notizie cliniche ai familiari dei pazienti senza interferire con l’attività assistenziale.

Il pronto soccorso prevede anche due stanze per l’Osservazione breve intensiva (Obi), dotate di 6 posti letto, utili alla gestione delle emergenze-urgenze Inoltre, il nuovo pronto soccorso è dotato di tre aree di monitoraggio:

  • l’area A comprende i pazienti in Osservazione breve intensiva;
  • l’area B comprende i pazienti sia dell’area boarding sia delle cinque stanze di isolamento;
  • l’Unità di Trattamento neuro-vascolare è dotata di quattro posti letto monitorati ed è indipendente.

Da ciascuna delle due sale di controllo, sia per l’area A sia per l’area B, è possibile visualizzare il monitoraggio dei pazienti. Però la postazione di controllo permette di interagire attivamente solamente con i pazienti della propria area. Sono stati realizzati anche:

  • una sala colloqui utilizzabile sia dal personale del pronto soccorso che dell’Unità di trattamento neuro-vascolare dedicata ai colloqui;
  • una stanza di degenza dedicata al codice rosa o alla stanza del sollievo, dove i pazienti vittime di violenza o i pazienti non autosufficienti in attesa di ricovero possono interagire con i familiari o i caregiver per tutto il tempo di permanenza del paziente in pronto soccorso.

Il pronto soccorso può vantare anche una figura innovativa del percorso organizzativo: l’”infermiere flussista”, che gestisce i flussi interni tra l’Obi, il Boarding e il Bed management con i conseguenti ricoveri all’interno dell’ospedale.

L’obiettivo è lo smistamento rapido dei ricoveri all’interno dei reparti di degenza.

Ora il pronto soccorso, oltre ad essere dotato del percorso Tobia per i pazienti disabili e del percorso rosa dedito alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza e degli abusi, può contare sui percorsi veloci “fast track” (oculistico, otorinolaringoiatrico, ortopedico, ginecologico e pediatrico) per trasferire i pazienti nei reparti, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le attese nel pronto soccorso.

È previsto anche un posto della Polizia di Stato all’interna della sala d’attesa, il cui servizio è attivo dalle ore 8 alle ore 20, dove è presente anche un vigilante che colma  l’assenza dell’agente: dalle ore 20 alle ore 8.

I dati forniti dalla Asl di Rieti riguardo il pronto soccorso dell’ospedale:

Accessi in PS suddivisi per triage  2022-2023

Codice Triage N. Accessi N. Accessi
Non Urgenza  321 265
Urgenza Minore  8.380 9.194
Urgenza Differibile  6.965 7.364
Urgenza  7.443 8.571
Emergenza  1.872 1.843
Totale 25.007 27.276

 

 

%Pazienti ricoverati da PS

   
Anno N. Accessi N. Ricoverati %Ric/Tot Accessi
2022 25007 5356 21,42%
2023 27276 5632 20,65%
gennaio-febbraio 2024 4473 1009 22,56%

 

Secondo la Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, gli accessi nel pronto soccorso del San Camillo de Lellis sono i seguenti:

  • 24835 nel 2022;
  • 27158 nel 2023.

 

RETE OSPEDALIERA 2024-2026

 

L’attenzione del presidente Rocca è stata rivolta nelle province e l’Asl di Rieti ha visto un rafforzamento della Radiologia interventistica, ampliando l’offerta su Magliano Sabina in sostituzione delle aree, attualmente in ristrutturazione, presso l’ospedale San Camillo De Lellis e aprendo il presidio ospedaliero di Amatrice, con l’attivazione di Medicina e Riabilitazione. È stata prevista anche l’attivazione della Radiologia interventistica nell’ospedale di Rieti e la conferma dell’ospedale di comunità Magliano Sabina.

Rieti e provincia potranno contare su 465 posti letto, di cui 386 per acuti e 79 post-acuti, acquisendo 3 posti letto per mille abitanti rispetto ai 2,93 posti letto ogni mille abitanti della programmazione passata (454 posti letto totali, di cui 419 per acuti e 35 post-acuti).

Un cambio di rotta per la Asl di Rieti, che migliorerà i propri i livelli essenziali assistenziali grazie alla costruzione del nuovo ospedale di Rieti con oltre 216 milioni di euro di risorse. Quest’ultimo investimento implementerà l’offerta sanitaria del Reatino, toccando 468 posti letto (di cui 389 per acuti e 79 post-acuti) nella programmazione 2026 e migliorando il rapporto posti letto per mille abitanti fino a 3,02.

 

RISTRUTTURAZIONE DEI REPARTI

Attraverso i fondi dell’edilizia sanitaria (ex articolo 20), l’Azienda sanitaria locale ha potuto ristrutturare e completare i lavori dei reparti di Neonatologia e Ostetricia-Ginecologia, dopo aver modificato il progetto precedente.

Quest’ultimo ha permesso di realizzare un collegamento diretto tra i due reparti, inizialmente comunicanti solo attraverso l’atrio scale del piano primo, permettendo alle neomamme di accedere dalla degenza direttamente al nido.

Il reparto di Neonatologia ha quattro postazioni di monitoraggio all’avanguardia, mentre il reparto di Ostetricia-Ginecologia prevede 15 posti letto.

Il nuovo layout ha consentito la riorganizzazione del percorso veloce “fast track” Ostetrico Ginecologico, realizzando di fatto un sistema ibrido tra il pronto soccorso e il reparto.

La paziente ostetrica, una volta effettuato il triage, viene condotta presso il reparto di Ginecologia-Ostetricia, dove il personale medico infermieristico effettua la visita e gli accertamenti necessari. In caso di necessità di osservazione, il personale della provvede ad attivare l’osservazione breve intensiva (obi) presso lo stesso reparto.

Di seguito, il report fornito dalla Asl di Rieti sulle attività dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia.

 

  Volume Parti – Ospedale Rieti
Anno 2022 2023 Gennaio-Febbraio 2024
N. parti 386 335 48

 

Volume Ricoveri Ostetricia – Ospedale Rieti
Anno 2022 2023 Gennaio-febbraio 2024
N. Ricoveri 601 561 82

Foto: Christian DIOCIAIUTI ©

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