(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) “Vabbè che col sinistro, spesso e volentieri ci hai fatto rimanere a bocca aperta, ma sto tiro mancino stavolta ci ha distrutto. Che la terra ti sia lieve grande Andrea“. Uno dei tanti commenti social, tra i più belli. L’ultimo modo per rimanere attaccati a Andrea Guadagnoli, morto improvvisamente a 51 anni da compiere, operaio in una azienda del nucleo a Rieti e sportivo navigato, ex centrocampista della Lazio Primavera, poi giocatore di quelli che segnano la storia di club locali tra Umbria e Lazio. Tanta Serie D, tanti dilettanti regionali, il futsal, il running. Uno che non si fermava mai.
Che amava tanto anche il padel, attività sabato pomeriggio che gli è stata fatale. Un malore durante la partitella, non c’è stato nulla da fare. Andrea lascia i genitori, Anna e Luciano, e il fratello Fabrizio. E una marea di amici, conoscenti, ex compagni di squadra che hanno speso fiumi di parole per lui. Originario di Villa Reatina, oggi lo saluteranno tutti a Sant’Agostino alle 11. Poi riposerà a Santa Rufina, la stessa località dove sabato ha perso la vita. Anche la Lazio ha ricordato il capitano della Primavera dei primi Anni 90. E poi Fc Rieti, Ssa Rieti, Nuova Rieti Calcio: tutti gli hanno tributato un pensiero. Anche perché Guadagnoli ha allenato per anni i giovani della città, legandosi fortemente all’amarantoceleste. Una mancanza che qui si farà sentire.
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