Le competenze, la conciliazione tra vita privata e lavoro, gli ostacoli di vario genere per le donne imprenditrici, la sostenibilità e la digitalizzazione come driver per minimizzare il gap: queste le linee programmatiche sulle quali si stanno concentrando le varie componenti del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Rieti-Viterbo, espressione del mondo sociale ed economico dell’Alto Lazio, a poche settimane dall’insediamento. Linee programmatiche che partono dall’analisi degli ultimi dati sull’imprenditoria femminile, che mostrano uno scenario in chiaroscuro. Nel 2023 la provincia di Viterbo, che conta 10.178 imprese femminili (il 27,6% del totale provinciale) ha infatti registrato un balzo in avanti dello 0,4%, con un tasso di crescita doppio rispetto a quello medio generale (+0,2%), mentre il Reatino, in cui risultano registrate 3.871 imprese femminili (il 26,2% del totale provinciale) segna un rallentamento, – 0,4%, in controtendenza rispetto al dato positivo mostrato nell’andamento provinciale complessivo (+0,4%).
“Il Comitato sta predisponendo in questi giorni il programma di attività da proporre alla Giunta camerale, – spiega la presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile camerale, Giuseppina Polidori – un programma che ha come elemento fondante la convinzione dell’importanza delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria e dal forte impatto potenziale sugli indicatori sociali ed economici del Paese. Dobbiamo promuovere ed incoraggiare le donne a mettersi in gioco in ambito professionale e produttivo e stiamo studiando gli strumenti più opportuni per farlo, un insieme di attività ed iniziative finalizzate a svolgere un’azione di orientamento e sostegno sia alle aspiranti imprenditrici sia a chi già gestisce la propria impresa. In questa giornata speciale auguro alle donne di continuare in questo percorso di consapevolezza e di crescita così importanti per l’evoluzione culturale ed economica dell’intera società”.
Il Comitato per l’imprenditoria femminile ha una mission definita che segue tre direttrici principale: dare impulso all’imprenditoria femminile, non solo per colmare il gap, cavalcando la convinzione che la tenacia e la sensibilità delle donne può aumentare la competitività a tutto il sistema Paese; sviluppare tematiche di genere utili per le donne nel mondo lavorativo al fine di recuperare il gap quantitativo e qualitativo ancora estremamente presente in Italia; favorire la partecipazione dell’universo femminile nei luoghi e nei processi decisionali importanti per il territorio di riferimento e per l’Italia in genere.
La rete camerale, nell’ambito della quale il Comitato opera, può svolgere un ruolo molto importante nel potenziamento dell’imprenditoria femminile, offrendo strumenti che aiutano a migliorare le prestazioni aziendali e la crescita economica sostenibile.