“Lo scorso 27 febbraio, la dirigenza APS ha presentato alle OO.SS. di categoria il piano industriale 2024 e gli investimenti che dovrebbero seguire nel prossimo triennio”: lo scrive Cgil.
“Contrariamente a quanto espresso in una intervista dal presidente Turina, la FILCTEM CGIL ha manifestato perplessità sull’enfasi con cui venivano presentati i risultati aziendali ottenuti in questi anni da APS sul territorio. Le criticità, tra l’altro denunciate dalla stessa azienda sulla dispersione, sullo stato dei depuratori, sulla rete fognaria necessitano, oltre agli investimenti illustrati, di una diversa organizzazione aziendale, capace di trasformare APS in azienda moderna che sappia coniugare l’efficienza del servizio con i diritti dei cittadini e dell’utenza ad usufruire di un bene pubblico. Le centinaia di milioni di investimenti pubblici derivanti dall’ interferenza d’ambito e PNRR necessitano di un salto di qualità delle relazioni industriali e sindacali che sappiano intercettare fabbisogni formativi del personale, trasparenti politiche salariali coerenti con il CCNL, contrasto del precariato con adeguamento dei livelli occupazionali. Le ingenti risorse pubbliche debbono trovare nella trasparenza delle procedure di appalto e consulenza una ricaduta positiva nella individuazione e qualificazione di un sistema industriale più legato al territorio, così da divenire volano di sviluppo qualificante per l’intera provincia. In conclusione in attesa di un confronto che faccia chiarezza sulle questioni sopra esposte, auspichiamo un cambio di rotta nei rapporti con l’utenza e il territorio in modo da favorire un sentimento positivo nei confronti degli operatori APS che oggi pagano lo scotto di inefficienze gestionali non imputabili a loro” conclude Cgil .
Foto: RietiLfie ©