Il web è il reale nemico dei nostri giovani. Pericoli di ogni genere come atti di cyberbullismo dilagano sulla rete ed i mezzi di informazione ne sono pieni. Tutto questo anche in ragione dello smartphone – strumento prezioso ed utile delle odierne generazioni e non soltanto -, ma che, ove non gestito con adeguatezza, può diventare il più pericoloso degli oggetti moderni. “Soprattutto per i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 15 ed i 17 anni – dice Luca Verdecchia, Assistente Coordinatore della Polizia di Stato al servizio della PolPost – Abbiamo una lunga esperienza e possiamo affermare con certezza che questa è l’età di maggior rischio per i nostri giovani”.
Luca Verdecchia, con il collega Gianluca Gentili, ha offerto gratuitamente la propria competenza agli studenti del socio sanitario-odontotecnico del Luigi di Savoia in via Togliatti. L’incontro si è svolto giovedì mattina ed ha interessato una cinquantina di giovani delle classi seconde (quindi proprio dell’età citata). Unitamente agli Assistenti Coordinatori Gentili e Verdecchia, anche la psicologa Federica La Delfa dell’Associazione di Volontariato “Un amico per te” ha presenziato e prestato il suo contributo. Tutto questo in virtù delle conoscenze e dello spirito partecipativo della professoressa Renata Ciancarelli che è stata la “domina” di questa splendida iniziativa. “Abbiamo osservato con attenzione tutti i video, alcuni davvero “forti”, ma estremamente coinvolgenti che ci sono stati mostrati dalla Polizia di Stato – dice Camilla Coretti che frequenta la 2°A del Socio Sanitario – Spesso utilizziamo il nostro smartphone non dico con sufficienza, però in buona fede, forse con un briciolo di comprensibile superficialità e con lo spirito che è proprio della nostra età. Non sapevamo, come invece abbiamo constatato in questo incontro, che ci sono tante persone che vogliono e possono approfittare di noi per farci del male”. Verdecchia e Gentili hanno parlato ai giovani con parole semplici, chiare ed estremamente comprensibili, ponendo i giovani sul chi va là.
“I nostri ragazzi devono imparare a prestare attenzione – dice l’Assistente Gentili – sia nel ruolo di parte offesa o lesa che in quello di soggetti attivi dell’evento. Spesso capita di commettere o subire atti apparentemente leciti, senza sapere che si sta commettendo o subendo un reato. Per questo è stata creata la PolPost, invitiamo tutti coloro che ne hanno la necessità a rivolgersi a noi senza remore. Un aiuto lo possiamo dare di sicuro”. Infine ha preso la parola Maurizio Fattori che è il principale responsabile dell’Associazione di Volontariato “Un amico per te”. “Il nostro fine è prevalentemente quello di aiutare i giovani proprio contro atti di bullismo o cyberbullismo – afferma Fattori – E, comunque, correlati al pericolo che sortisce dal web. Per questo li esortiamo, ove ne abbiano bisogno, a contattarci. Anche noi, come la Polizia Postale, possiamo recitare un ruolo importante per la risoluzione di certe problematiche legate ad un uso responsabile della rete”.
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