Per i bilanci comunali una fonte di incassi importante quella legata alla voce di bilancio “Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”, inclusa all’interno delle entrate extra-tributarie, dentro cui finiscono i proventi derivanti da multe, ammende, sanzioni, somme per il risarcimento danni e oblazioni comminate a carico di famiglie, imprese, altre amministrazioni pubbliche o istituzioni sociali pubbliche o private operanti all’interno del proprio territorio. Lo approfondisce un articolo del Il Corriere di Rieti, che entra nel merito.
Attraverso un’indagine condotta da Openpolis grazie all’elaborazione dati rilasciati da Openbdap e pubblicati sulla piattaforma Openbilanci, sono stati analizzati i bilanci consuntivi del 2021 relativi a questa fonte di entrata, analisi da cui – restringendo l’obiettivo su Rieti e provincia – balzano immediatamente agli occhi gli incassi del Comune di Poggio San Lorenzo dove a fronte di 550 abitanti si registrano entrate, per controllo e repressione degli illeciti, pari a 478 mila 400 euro con un’entrata pro-capite di 877, 80 euro (un dato spinto certamente in alto dagli apparecchi di rilevamento posti in quel tratto della Salaria per Roma).
Scorrendo i dati dell’indagine relativamente al resto dei Comuni, ricostruisce Il Corriere di Rieti, non solo reatini ma anche laziali, è impossibile trovare una proporzione numerica – tra abitanti e incassi – che si avvicini anche lontanamente a quella del comune sabino. Magliano Sabina, solo per fare un esempio, con i suoi 3.693 abitanti, oltre 6 volte quelli di Poggio San Lorenzo, ha registrato entrate per circa 606 mila euro (173,92 euro le entrate pro-capite). Si difende benissimo, quanto a multe comminate e altro, anche il Comune capoluogo: a Rieti, infatti, a fronte di 47 mila 436 abitanti, si sono registrate entrate per poco più di 4 milioni di euro, che pro-capite fanno 87,84 euro.
Scorrendo ancora si scopre che Casaprota, con i suoi 732 abitanti, nel 2021 ha incassato 24 mila 890 euro, 36 euro pro-capite; il Comune di Accumoli, 628 abitanti, ne ha incassati 8 mila 911, 16,29 euro pro-capite; Borgorose, con i suoi 4.486 abitanti, ha registrato incassi per 50 mila 103 euro (11,80 pro-capite); Amatrice, 2.500 abitanti, ha visto 8 mila 529 euro di proventi che pro-capite fanno 3,72 e poi, scendendo ancora, si incontrano Comuni in cui gli introiti si assottigliano sempre di più nonostante una popolazione simile a quella di Poggio San Lorenzo, che è in cima alla classifica: Cottanello, Borbona, Frasso, Belmonte e Configni. A Fara Sabina, secondo comune più grande della provincia dopo Rieti, 13.904 abitanti, i soldi finiti nelle casse dell’amministrazione comunale ammontavano, sempre nell’anno preso a riferimento, il 2021, a poco più di 22 mila euro complessivi (1,59 pro-capite). Insomma tempi duri per gli automobilisti (soprattutto quelli più indisciplinati) costretti a fare i conti con rilevatori di velocità posizionati un pò ovunque anche sulle strade della priovincia. Salaria su tutte.
Foto: RietiLife ©