“Questa mattina, nel reparto di diagnosi e cura dell’ospedale ‘De Lellis’ di Rieti, un detenuto ricoverato per problematiche psichiatriche, ha aggredito alcuni operatori sanitari e il personale di Polizia Penitenziaria che è subito intervenuto”. Lo riferiscono Francesco Frabetti, Segretario per la FP CGIL di Rieti Roma EVA e Ciro Di Domenico, Coordinatore regionale per la FP CGIL Polizia Penitenziaria.
“Il detenuto, è uscito dalla sua stanza di ricovero e ha colpito con diversi pugni il personale di Polizia. Un medico lì presente è intervenuto ma ha ricevuto una testata al volto e morsi. Solo con l’intervento di altro personale sanitario si è riusciti a contenere la furia del detenuto”.
“Questa Organizzazione Sindacale, ha più volte evidenziato la difficoltà nella gestione di persone con patologie psichiatriche che in carcere non trovano adeguata assistenza e se ricoverate negli ospedali, diventa molto difficile garantire la sicurezza degli operatori sanitari per l’esigua disponibilità numerica di personale di Polizia Penitenziaria da dedicare a tale servizio”.
Concludono i due sindacalisti: “Per affrontare efficacemente tali situazioni, si possono implementare soluzioni già previste dalla legislazione italiana, come la collaborazione tra le strutture sanitarie e penitenziarie, l’adozione di protocolli di sicurezza specifici, la formazione del personale, il monitoraggio regolare, il supporto psicologico per gli operatori e la collaborazione con specialisti. La CGIL oltre a dare solidarietà agli operatori aggrediti, chiede un urgente impegno e maggiore attenzione per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti in reparti e servizi ad alto rischio di aggressione e nel caso specifico nella cura dei detenuti con problemi psichiatrici”.
Foto: RietiLife ©