(di Roberto Pentuzzi) La ventesima giornata del campionato di pallacanestro di serie A2 prevede al PalaSojourner un incontro speciale, che, negli anni, ha scritto una parte della storia italiana di questo sport.
Domenica 21 gennaio 2024, Rieti – Cantù, quarta in classifica contro seconda, è una partita come tutte le altre?
“Non può essere una partita come altre per due motivi – dichiara il patron della Real Sebastiani, Roberto Pietropaoli – arriva una delle squadre più forti di entrambi i gironi, ma soprattutto perché fra Rieti e Cantù c’è una storia e soprattutto si rivive la storia della Sebastiani.
C’è la storia di confronti che hanno scritto pagine indelebili nella pallacanestro italiana. Le famose partite Gabetti-Sebastiani penso che siano note tutti, quindi per me personalmente, che le ho vissute all’interno del palasport da tifoso, non può essere una partita normale, assolutamente no.
Quali sono i maggiori ricordi delle sfide storiche della poule scudetto alla fine degli anni 70, con Rieti e Cantù spesso avversarie dirette?
“Uno è brutto – prosegue il patron della Sebastiani – quando perdemmo a 37 secondi dalla fine, avendo 7 punti di vantaggio, senza i tiri da tre e i canturini con Marzorati in testa riuscirono in un autentico miracolo, delusione indimenticabile per noi reatini. Il nostro sponsor era la Arrigoni. Mentre successivamente ci fu una vittoria importante dopo due tempi supplementari, oppure quel 111 a 109 del 18 aprile 1979, che ci regalò la semifinale scudetto dei play off, contro la Sinudyne Bologna. Però io più che una partita, ho ricordi di grandi giocatori non solo quelli della Sebastiani, non solo Willy (Sojourner) o Meely, Brunamonti o Zampolini o Sanesi, parliamo di gente come Marzorati, Lienhard, Flowers, Smith, Bariviera, Della Fiori, Recalcati, parliamo di quelli che hanno fatto veramente la storia di Cantù, che resta una delle squadre più grandi del panorama nazionale”
La città di Rieti come deve vivere questa domenica particolare?
“Secondo me la deve vivere con la serenità di una bella partita – prosegue Pietropaoli – godersela, perché la Sebastiani è quarta in classifica, sta facendo la serie A2 da protagonista, penso che sia una cosa bella anche dal punto di vista sportivo, tutti siamo soddisfatti di questa squadra che però va sostenuta, vogliamo fare bene, ma c’è bisogno di rimanere con i piedi per terra e nello stesso tempo cominciare a sognare di poter fare i play off da protagonisti.
Perché domenica si gioca alle 16?
“Giochiamo alle 16 perché il general manager di Cantù, nonché mio collega consigliere di Lega, Sandro Santoro, all’inizio della stagione mi aveva chiesto di poter anticipare l’incontro per problemi logistici, semplicemente per buoni rapporti, abbiamo accettato. Se la nostra società può fare un favore ai nostri ospiti, sono sicuro, che a parti invertite loro avrebbero fatto altrettanto con noi. Esistono dei rapporti di “palazzo”, al di là del mio ruolo di consigliere di Lega, che non vanno dimenticati, che sono poi anche la fortuna di tante società. Uno dei fondatori della Lega fu proprio Renato Milardi, lui voleva buoni rapporti con tutte le altre società della Lega stessa, abbiamo una delega della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) di organizzare i campionati, quindi serve buon senso e reciproco aiuto, come fanno Trapani o Agrigento, che ogni tanto giocano a mezzogiorno per favorire i rientri delle squadre ospiti “.
I biglietti per il big match tra Real Sebastiani Rieti e Acqua San Bernardo Cantù saranno in vendita presso Goldbet in via S. Pertini, Eurobet in via degli Elci, Better in via Cavour; il botteghino del PalaSojourner, domenica 21, sarà aperto con orario continuato dalle ore 10.
Foto: RietiLife ©