“La scuola è indivisibile. La scuola deve restare fuori da qualsiasi processo di regionalizzazione”. E’ chiaro e netto il parere di Saverio Pantuso, Segretario generale della Uil Scuola Rua del Lazio, sul disegno di legge 615 che andrà in discussione al Senato la prossima settimana che prevede di devolvere alla competenza esclusiva delle regioni a statuto ordinario, qualora ne facciano richiesta, l’intera materia dell’istruzione
“Una riforma – spiega il Segretario – che espone la scuola a una frammentazione inaccettabile, rischiando di vanificare il compito principale della scuola, vale a dire la costruzione della cittadinanza, la condivisione di valori, che costituiscono la base della convivenza democratica”.
“L’autonomia differenziata potrebbe ricadere inevitabilmente sui contratti, sulle retribuzioni, sulla programmazione dell’offerta formativa – prosegue il sindacalista – Stiamo parlando di uno scenario inquietante che dobbiamo scongiurare ad ogni costo. Non a caso il nostro segretario generale Giuseppe D’Aprile ha già inviato a senatrici e senatori della Repubblica una lettera chiedendo di stralciare il sistema nazionale di istruzione del progetto Calderoli”.
“Il valore e la centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro non possono essere messi in discussione o differenziato in relazione al territorio di appartenenza – si legge nella lettera dei Sindacati ai senatori – La sua centralità risiede nel garantire il ruolo giuridico dell’intera comunità educante assicurando la parità di trattamento retributivo in base alla quantità e alla qualità del lavoro svolto. Il suo arretramento determinerebbe un inasprimento delle differenze socioeconomiche a detrimento del diritto allo studio degli studenti. Analogamente l’introduzione di diversi sistemi regionali di istruzione renderebbe impraticabile la mobilità sull’intero territorio nazionale, parcellizzerebbe il sistema di reclutamento del personale, che risulterebbe limitato all’ambito regionale, senza per questo trascurare la sicura intromissione delle autorità regionali nelle finalità stesse della scuola”.
“Una qualunque forma di autonomia differenziata in ambito scolastico è incompatibile con il valore universale e unitario della scuola, è contrario al principio costituzionale – conclude Pantuso – La scuola è nazionale. Essa rappresenta un ineliminabile valore di coesione sociale del Paese che deve essere rafforzato, giammai disgregato. Su un tema così delicato tutta la Uil Scuola è pronta a mobilitarsi a difesa della scuola statale, nazionale e costituzionale”.