(di Christian Diociaiuti) Slitta a metà febbraio la possibile data di trasloco del Marconi che, oggetto di lavori improrogabili legati all’adeguamento sismico della struttura, da anni è al centro del dibattito e poi dei finanziamenti dedicati e collegati al sisma. A sottolineare che l’annunciato trasloco da piazza Marconi a via Moisè di Gaio – nella grande struttura a ridosso della stazione – non c’era stato nella finestra delle vacanze di Natale, era stata l’opposizione, con una interrogazione che si è risolta a mezzo stampa.
“Ci sono stati incontri – spiegano i consiglieri Emiliana Avetti, Paolo Bigliocchi e Rosella Volpicelli – con il personale scolastico e con le famiglie per fornire rassicurazioni sul sito e più volte si è detto che esisteva la necessità di procedere durante le festività natalizie allo spostamento della “scuola” per poter dare avvio ai lavori previsti e questo in accordo e su sollecitazione della Usr. Non risulta che questo sia avvenuto e tutto lascia pensare, per ovvi motivi, che non potrà accadere prima della fine dell’anno scolastico. Si chiede pertanto di poter conoscere i motivi che hanno di fatto annullato il cronoprogramma pensato dall’amministrazione e se siano riferibili a difficoltà nei rapporti Comune/Usr”. Ma il Comune tramite l’assessore Claudia Chiarinelli, aveva specificato: “L’Istituto aveva chiesto alcune opere aggiuntive nella sede alternativa individuata in via Moisè di Gaio. Una volta conclusi anche questi ulteriori interventi, e a seguito dei sopralluoghi che saranno effettuati dall’USR, si procederà al previsto trasferimento”. A quanto risulta a RietiLife le segreterie sono già state spostate mentre sono da completare alcuni interventi di edilizia “leggera” come tramezzi, divisioni o spostamenti di alcune aule. La scuola, in tutta la sua interezza, sarà out – con previsioni ottimistiche – per 3-4 anni.
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