(ma.gri.) La Regione Lazio ha approvato in Giunta il Piano regionale di dimensionamento scolastico. Per intenderci quel provvedimento che da qui a tre anni dovrebbe ridurre le scuole di tutto il Lazio accorpando quelle con meno studenti in un unico istituto (ovviamente cercando di mantenere insieme quelli geograficamente più vicini). Nel merito: la Provincia di Rieti negli scorsi mesi si era battuta molto dal momento che, in una prima bozza regionale al Reatino sarebbero state tagliate tre scuole primarie nel triennio 2024/27, in accordo con dirigenti scolastici e sindacati e dopo diversi incontri con l’assessore Schiboni il presidente della Provincia, Roberta Cuneo, aveva richiesto alla Regione una proroga di un anno.
Proroga che sarebbe servita ad “un dimensionamento – aveva spiega Cuneo in una nota – che sia realmente condiviso con i territori e che rispetti le identità funzionali dei Comuni senza svantaggiare nessuno e che non sia basata solo sulla logica prettamente analitica dei numeri”. Proroga che evidentemente la Regione non avrebbe accettato tanto che nella giunta di ieri alla provincia di Rieti sarebbero stati portate modifiche come in tutte le altre province del Lazio: “un istituto comprensivo da realizzare” scrive la Regione in una nota, senza dare ulteriori informazioni. Dalla giornata di ieri circolano due diversi documenti di Giunta, l’uno riportante l’accorpamento di Contigliano con la scuola di Montasola, l’altro la scuola di Contigliano con la Pascoli di Rieti. Quale dei due sia quello attendibile e magari non frutto di un errore, non è chiaro. Non resta che aspettare che sia la Regione a parlare. “Senza alcuna condivisione è stata individuata la nuova istituzione scolastica da dimensionare e a tal riguardo è stata inoltrata una nota di chiarimenti per i quali auspico una imminente convocazione” ha detto il presidente della Provincia, Roberta Cuneo.
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