A Roccaranieri si rinnova la tradizione della Pasquarella: i cantori hanno appuntamento, come da tradizione, al cimitero di Roccaranieri il 5 gennaio alle 18 e 30 e partendo da lì percorreranno il paese di casa in casa eseguendo canti rivolti alle anime sante, ricevendo in dono cibi cucinati sapientemente dalle esperte donne del paese.
È il tradizionale rito della Pasquarella, un canto che viene eseguito da due gruppi di cantori nella notte tra il 30 e il 31 dicembre e tra il 5 e il 6 gennaio a Roccaranieri. In passato era solito indicare con il termine di Pasqua anche le altre festività religiose, in qualche testo questo viene espressamente citato: “Questa la prima Pasqua è dell’anno/ questa si chiama Pasqua Epifania”.
Dunque da questo uso del termine allargato ad indicare generalmente la festa, deriva probabilmente il termine Pasquarella. Conservata dai più anziani e fortemente sentita dai più giovani è una delle principali feste del paese ed è per questo che il rito si è tramandato ininterrottamente negli anni per la salvaguardia e il mantenimento di questo aspetto della memoria collettiva. Lo spirito che anima i gruppi non segue futili mode di ritorno al passato ma si basa sulla conservazione di pratiche che “si sono sempre fatte così secondo la tradizione”. Al termine del percorso nella piazza principale come da tradizione sono state distribuite le ciambelle delle anime sante per festeggiare con le proprie famiglie la “Pasqua Epifania”.
Foto: RietiLife ©