Nicolle Schifani: “Grazie agli angeli del De Lellis, mi hanno salvato la vita dopo il tragico incidente”

Nell’incidente sulla Rieti-Terni dello scorso 6 ottobre in cui sono morti Matteo Cesaretti e Matteo Bucci (leggi), tra gli altri è rimasta coinvolta, con ferite gravissime, la fidanzata di Matteo Cesaretti, Nicolle Schifani. Pubblichiamo la lettera di ringraziamento che ha scritto la stessa Nicolle a ringraziamento dei tanti – medici, infermieri, personale sanitario – che in queste settimane l’hanno aiutata a rimettersi in piedi.

“I miei angeli”

Mi chiamo Nicolle Schifani, e il sei ottobre la mia vita è cambiata per sempre. Quella maledetta notte, in un incidente sulla Rieti-Terni, l’amore della mia vita Matteo Cesaretti è volato in cielo, e il mio cuore è volato via insieme a lui.

Quando in ospedale mi hanno comunicato che Matteo non sarebbe stato più al mio fianco, decisi di non reagire, rifiutare le cure e lasciarmi andare, ma la dolcezza di chi si stava prendendo cura di me ha fatto in modo di spronarmi a combattere e a farlo anche per lui.
Ora, dopo essere stata in ospedale per due mesi e mezzo, sono tornata a casa. Anche se la strada per guarire le ferite del corpo sarà lunga, quelle del cuore rimarranno per sempre. C’è chi mi dice che il tempo guarisce tutto;  ma io non riesco a crederci purtroppo.

Se sono qui, in questo momento, lo devo a tutte quelle persone che saranno per sempre “i miei angeli”: vorrei ringraziarli uno ad uno, ma sarebbe impossibile poiché sono stati tantissimi i Medici, gli Infermieri, i Fisioterapisti e gli Oss dell’ Ospedale San Camillo De Lellis di Rieti che si sono presi cura di me in questa lunga degenza.

La mia gratitudine va a tutti voi: a chi mi ha supportato psicologicamente, Dott. Antonio Di Luca e la Dott.ssa Anna Faraglia; a chi mi ha operato per due volte, Dott. Massimiliano Paolocci e Dott. Emanuele Persi, ricostruendomi letteralmente la gamba; agli angeli del reparto di Terapia Intensiva con  la Dott.ssa Alessandra  Ferretti, la quale mi ha curato e coccolato come fossi sua figlia; alle ragazze del reparto di Medicina di Urgenza e Medicina intensiva che per me si sono anche improvvisate parrucchiere; agli angeli del reparto di Lungodegenza che mi hanno curato il corpo e alleviato il cuore facendo di tutto per farmi sorridere; agli angeli di Medicina Riabilitativa che coccolandomi -ma soprattutto spronandomi- mi stanno aiutando a rialzarmi con il Dott. Vittorio Marcelli che, con la sua professionalità, umanità e sensibilità ad ogni visita mi assicurava che presto sarei tornata a camminare e ogni sera a fine turno, prima di tornare a casa, passava nella mia cameretta solo per un saluto e per tirarmi su di morale. Tutti voi avrete un posto speciale nel mio cuore e vi ricorderò per sempre come “I miei Angeli”.

Foto: RietiLife ©

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