Fratelli d’Italia Rieti protagonista all’ormai tradizionale appuntamento di Atreju, la quattro giorni del partito svoltasi a Roma e ricca di incontri di alto livello tra figure importantissime del panorama politico e della società civile internazionali, che ha visto l’on. Trancassini ed il sindaco Sinibaldi tra i relatori.
All’on. Paolo Trancassini, responsabile del nostro partito nel Lazio, è stato riservato l’onore di aprire la manifestazione: “Abbiamo raggiunto risultati straordinari alle politiche nazionali e regionali, nel tesseramento del Lazio e durante i congressi che si sono conclusi con l’elezione unitaria dei presidenti provinciali dimostrando l’unità e la salute del nostro partito – ha affermato Trancassini davanti alla folta platea e ringraziando tutti i sostenitori, in particolare i 39.744 iscritti nel Lazio e riservando il ringraziamento più grande al presidente Meloni “che ogni giorno indica la strada da percorrere al centrodestra e che ha sulle spalle la responsabilità di lavorare per il popolo italiano”.
Importante intervento anche quello del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, che nel panel dedicato alle autonomie locali insieme ai Sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, Catania, Enrico Trantino, e Cagliari, Paolo Truzzu, e ai deputati Andrea Volpi e Alessandro Palombi, ha lanciato la sua idea per costruire un modello delle Città medie d’Italia.
“Il nostro confronto mette in risalto – ha sottolineato Sinibaldi – la necessità di elaborare una vera e propria strategia per le città medie della Nazione che non solo rappresentano la colonna portante dell’Italia ma saranno sempre più necessarie in futuro, considerando le difficoltà della qualità della vita nei grandi conglomerati urbani. A partire da FdI, che ha la responsabilità della guida della Nazione e una diffusa rappresentanza nelle amministrazioni locali, dobbiamo porre tra le priorità nazionali un modello di gestione delle Città medie del nostro Paese, una strategia che è simile al tentativo che stiamo costruendo con L’Aquila, Ascoli Piceno e le aree del sisma, di lavorare su traiettorie di sviluppo condivise, attingendo ai tanti motivi di interesse comune che ci legano”.
Il contributo dei nostri rappresentanti territoriali al dibattito nazionale e la grande considerazione che il partito mostra loro è motivo di orgoglio e motivazione per tutto il nostro coordinamento provinciale.
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