(di Cristian Cocuccioni) È arrivata l’ufficialità: le due arterie autostradali A24 e A25 tornano sotto la gestione di Strada dei Parchi del Gruppo Toto, a partire dal primo gennaio, fino al 2030. Vuol dire che le tariffe resteranno bloccate ai costi attuali – ovvero al 31 dicembre 2017 – per i prossimi sette anni. Una vittoria per gli oltre cento sindaci e amministratori che da tempo battagliavano contro l’aumento delle tariffe, ferme come dicevamo al 2017, evitando un aumento cumulativo di circa il 40%, considerando che nel 2016 era una delle autostrade più costose, arrivate a 13 centesimi al chilometro. Una cifra considerevole in generale, ma a maggior ragione per quei trasportatori – primi tra tutti quelli abruzzesi – costretti a percorrerla quotidianamente.
Altro tema che però rimane senza soluzione è la sicurezza: il piano dell’allora Commissario Gentile e portato avanti dall’attuale Corsini prevede l’adeguamento generale sismico dell’infrastruttura con modifiche integrali del tracciato, con un costo di 14,6 miliardi di euro. Al momento, come ribadiscono gli oltre 100 sindaci che si sono battuti e continuano a battersi sul fronte costi e manutenzione dell’A24 e A25, non ci sono neanche gli 8 miliardi di euro indispensabili per il necessario adeguamento sismico: per questo che sarà sollecitato dagli amministratori dei comuni, un nuovo tavolo per sollecitare la politica per trovare soluzioni “efficienti ed adeguate a garantire la sicurezza e tutelare i territori”.
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