(ch.di.) Rifiuti speciali, pericolosi e non, e emissioni nell’atmosfera che potrebbero essere una delle cause del forte odore avvertito a Campoloniano e Villa Reatina negli ultimi mesi e denunciato da RietiLife per prima e più volte. E quanto è emerso nell’operazione dei Carabinieri Forestali guidati dal Tenente Colonnello Irene Davì che, a seguito delle segnalazioni pubblicate dalla nostra testata e inviate dai cittadini, hanno indagato sulla vicenda arrivando a denunciare il titolare di un’azienda metalmeccanica reatina e sequestrato parte dell’impianto. Gli inquirenti però sono certi che non sia l’unica fonte dell’odore che da tempo da problemi ai quartieri alle pendici del Terminillo.
I fatti. I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rieti, coadiuvati da appartenenti al NIPAAF di Rieti (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Agroalimentare Forestale), al termine di un controllo congiunto con l’ARPA Lazio, hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica il legale rappresentante di un’industria metalmeccanica con sede nel capoluogo di provincia: l’ipotesi di reato, aggiungono i Carabinieri, è quella di deposito incontrollato di oltre 10 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non, su aree esterne non impermeabilizzate o impermeabilizzate ma non dotate di sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche, a potenziale rischio di contaminazione per le matrici ambientali, nonché installazione di impianti ed esecuzione di attività con emissioni in atmosfera, in assenza della prevista autorizzazione. È questa la chiave legata alle segnalazioni.
Per questo i militari hanno sottoposto a sequestro una porzione dell’impianto, per il quale è stata consentita la facoltà d’uso dei manufatti presenti, al fine di garantire la prosecuzione dell’attività, nel rispetto dei dettami della normativa ambientale. Le indagini però proseguono per capire se ci possono essere altre fonti nel forte odore avvertito dai cittadini di Campoloniano e Villa Reatina, preoccupati da tempo per l’aria che respirano.
Foto: RietiLife ©