Foto: Gianluca Vannicelli/Christian Diociaiuti ©
(di Christian Diociaiuti) È Santa Barbara, a scuola oggi non si va, eppure piazza Mazzini è piena. Volti giovani, i giacconi alla moda e tanti palloncini colorati. Ognuno con una frase: sono per Noemi Roberti, salutata stamattina per l’ultima volta dalla famiglia, dagli amici e compagni di scuola, dalla città. Noemi a piazza Mazzini andava a scuola, terza C del Liceo delle Scienze Umane. Domani sarebbe stato il suo 17esimo compleanno, nata un giorno dopo la festa di Santa Barbara. Un incidente sulla Terminillese, giovedì, l’ha portata via.
“Noemi sapeva dove era vita e speranza – dice Don Luciano Petrea che ha officiato le esequie – lei vive per la sua famiglia, gli amici, i tanti giovani presenti qui. Dal cielo guardali col tuo sorriso”. ‘Nella casa del padre mio vi sono molte dimore’, il brano del Vangelo scelto per le esequie. Presenti i genitori del fidanzato di Noemi, giovanissimo alla guida dell’auto.
Nessuna parola può lenire il dolore di mamma Roana e papà Paolo, del fratello, dei familiari più stretti, il compagno della mamma, i fratelli acquisiti. Ma di parole sui palloncini ce ne sono tante: “Ciao Memi, ciao Nemi, il nostro raggio di sole, la nostra piccola stella”. Alcuni palloncini resistono ed entrano in chiesa, altri si alzano quando arriva la bara bianca, un paio volano durante la messa dentro Sant’Agostino.
Toccante la lettera della mamma Roana, letta da Francesco Saverio Pasquetti: “Porterò avanti i nostri progetti. La vita ci ha messo a dura prova qualche anno fa. Poi siamo ripartite. Con Federico, che ha avuto la figlia femmina che non ha mai avuto. I tuoi fratelli. Noi cinque di progetti ne avevamo tanti. A cominciare dal tiramisù domani. Proteggi Denise e aiutala a superare le sfide che si troverà davanti – scrive la mamma, rivolgendo il pensiero alla cuginetta, anche lei ferita nell’incidente di giovedì – e aiuta Adiano, la sua famiglia e i tuoi amici che come vedi sono una marea. La scuola non era il tuo forte, ma le uscite si. Sei andata via facendo quello che più ti piaceva. Ti amo vita mia, proteggici da lassù” si conclude la lettera, con un messaggio di speranza anche al fidanzato di Noemi, gravemente ferito. C’era anche lui, in carrozzina, al funerale. Nel dolore.
Tante le parole spese anche da amici e compagni di scuola, oltre che dai prof: “La sua era una simpatia contagiosa, trasparente! Grazie Noemi per quello che ci hai dato, hai contribuito al clima sereno delle classi” dice Alessio Valloni, docente dell’Epn.
“Hai riempito le nostre giornate, ora la classe è più vuota ma teniamo vivo il tuo ricordo. Avremmo voluto insieme arrivare al diploma che tanto desideravi. Ora non combinare guai ovunque tu sia, ci manchi il tuo terzo C”. Le canzoni di Ultimo, le esperienze fatte insieme, le classiche da adolescente: “Sei l’unica stella che splende in cielo, la tua preferita di sempre, Mimmi” dice un’amica.
Tanti i messaggi per Noemi e la famiglia: dal mondo dello sport, con Nuova Rieti Calcio e Ssa Rieti, i tifosi del calcio e i Bull del basket, presenti al funerale con striscione e fumogeno bianco. Per il Comune, l’assessore Giovanna Palomba: “La nostra comunità è ferita e attonita. Non ci sono spiegazioni razionali a tutto questo”.