(di Cristian Cocuccioni) L’assessore alla Cultura, Scuola e Università del Comune di Rieti, Letizia Rosati è stata ospite nella nuova puntata di Mezz’ora in Comune, trasmissione di RietiLife per mettere in contatto lettori e giunta Comunale, condotta dal vicedirettore Christian Diociaiuti. Rosati ha annunciato in anteprima a RietiLife, il restauro di alcuni dipinti presenti nella chiesa di San Benedetto a Rieti che saranno esposti al museo (in attesa di poter rientrare nella chiesa).
Ma non si poteva non iniziare da un tema caldissimo e obiettivo dell’attuale amministrazione, l’università: “Credo molto nel nuovo corso, economia circolare. Presto La Sapienza ci darà il numero esatto degli iscritti – ha spiegato Rosati – a noi il compito di creare una città accogliente per i ragazzi, ed anche per questo che la prossima stagione teatrale sarà ancora più rivolta ai giovani. Inoltre, vorremmo agevolare gli studenti con delle convenzioni per le palestre o altri luoghi e attività che frequenteranno”. E proprio sulla stagione teatrale, l’assessore ha voluto dare più delucidazioni, soprattutto sul caso ‘teatro allagato‘: “Quando partirà? Sicuramente a gennaio. Le problematiche sul Flavio Vespasiano ci hanno preoccupato molto ma stiamo lavorando per aprire il teatro in tempi record, sicuramente entro Natale”.
Un argomento che sta molto a cuore dell’assessore è il Pnc (Piano Nazionale Complementare). Arrivano soldi per la cutlura in città, oltre tre milioni: “Abbiamo ottenuto un finanziamento importante, 3 milioni e 430mila euro. Il nostro progetto ha ottenuto il massimo del punteggio. Daremo crescita e sviluppo al territorio. Il progetto è il Museo Diffuso: andremo a valorizzare l’Oratorio di San Pietro Martire e la parte del Lungo Velino, musealizzare il piano nobile del Palazzo Comunale e a includere, oltre al Museo, anche il teatro in un percorso strutturato, contornato da realtà aumentata, tecnologia di ultima generazione, segnaletica verticole e orizzontale ed un percorso culturale per tutta la città. Tutte le risorse economiche si devono utilizzare entro il 2026, quindi il Museo Diffuso dovrebbe essere pronto per quell’anno. Insieme al Museo Diffuso, porteremo produzioni cinematografiche per un polo dell’audiovisivo in modo che si possano creare opportunità e far rimanere qui gli studenti e i giovani”.
Ampio spazio – come sempre – alle segnalazioni dei lettori, da Rieti Città della Cultura fino ad arrivare al premio letterario, passando per la scuola Marconi, la Cirese, e quella del Borgo, ma non solo: “Cosa si può fare con i fondi di un’eventuale vittoria di Rieti e L’Aquila come Città della Cultura? Tanta rigenerazione urbana, la mia ambizione è che qualche fondo possa passare anche alla Provincia oltre che alla città. Il 15 dicembre scopriremo se abbiamo passato la prima selezione, in primavera il verdetto”. Poi il Premio letterario che da diversi anni manca in città dopo esser stato riferimento culturale: “Attualmente non riusciamo ad ospitarlo per motivi economici ma è mia intenzione di farlo ripartire, forse nella stagione 2024/2025 grazie ai fondi del Pnc”. Tema scuole, dalla Cirese, quella del Borgo (“stiamo lavorando sui problemi ai riscaldamenti”) e poi il Marconi, per importanti lavori di adeguamento sismico: “Stiamo dando un accelerata a tutti i lavori di adeguamento sismico e siamo proprio partiti dal Marconi. Non volevamo troppo allontanare la sede, per questo abbiamo scelto l’edificio di via Moisè di Gaio come sede temporanea. Un’alternativa poteva essere quella di utilizzare i moduli ma volevamo rimanere più vicini possibili alla scuola per non creare troppi problemi alle famiglie. Tutti i dubbi sono stati chiariti con i genitori, gli studenti e la scuola con in incontro nei giorni scorsi. Per il termine dei lavori ci vorrà più di mezzo anno scolastico, la struttura è grande e i lavori oltre a none essere rinviabili, non si possono dividere”.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©