(di Christian Diociaiuti) Risponde da Sofia, in Bulgaria, per una delle tante partentesi in giro per il mondo lavorando come fisioterapista degli atleti professionisti. È Simone Collio, che sulla carta d’identità ha scritto luogo di nascita “Cernusco sul Naviglio”, ma che a Rieti è diventato grande, come uomo e come sportivo. Casa sua è la nostra città, dove vive con la moglie – sprinter di altissimo livello, Ivet Lalova. Ed è l’ex sprinter ad aver sponsorizzato Rieti come sede per la preparazione decisiva di Marcell Jacobs – e dei suoi compagni di allenamento sotto l’ala di Rana Reider – in vista di Europei di Roma e Olimpiadi di Parigi (leggi il lancio di RietiLife). Lui parla di ‘camp’, di raduno, per Rieti si legge: opportunità. Gigantesca. Attualmente Jacobs è di base a Jacksonville, in Florida: si allena col nuovo gruppo da un mese. Una notizia che mesi fa fece scalpore, soprattutto per l’addio del campione di 100 e 4×100 a Tokyo, al suo storico allenatore, Paolo Camossi.
Ora la nuova parentesi: Reider, gli States. E vecchie ambizioni: essere grande, il più grande. “Lavoro con Reider e col suo gruppo da almeno 3 anni. Seguo costantemente De Grasse, Brommell – racconta Simone Collio, 43 anni, a RietiLife – Ho un ruolo di coordinamento della Divisione performance di Wintecare, azienda (svizzera, ndr) che fornisce consulenze e servizi sanitari, soprattutto fisioterapici, per atleti professionisti. Coordino 40 professionisti che lavorano in tutto il mondo. Sono, di fatto, parte del gruppo di Rana Reider. E l’idea di proporre Rieti è nata da quando Marcell ha deciso di far parte del suo team di allenamento. Mi è sembrata buona l’iniziativa di suggerire Rieti in vista di Europei e Olimpiadi. È la città che amo, in cui vivo da venti anni, che vanta una tradizione importantissima col Meeting del grande Sandro Giovannelli. Punto a ri-coinvolgerla nell’atletica di altissimo livello, portando grandi atleti”. Sì, perché con Marcell Jacobs – che già da solo regge tutta la grande attesa che si è creata in città – arriveranno nomi enormi: Andre De Grasse, Hakim Sani Brown, Jerome Blake, Tryvon Bromell solo per citarne alcuni. Avversari per il campione olimpico, con cui stimolarsi vicendevolmente a superare limiti, rompere barriere, competere anche lontano dallo sparo dello starter. Per crescere.
L’idea di Simone Collio è quella di far diventare Rieti un riferimento per questo tipo di preparazione, un ‘camp’ estivo che fa da colonna agli impegni stagionali dei big dell’atletica mondiale: “È esattamente la mia ambizione. Ritengo che Rieti sia un centro di allenamento in cui non manca nulla. Personalmente qui mi sono allenato tanti anni. Ora c’è una nuova pista, sono state ammodernate le strutture, per non contare la qualità di aria e cibo. Siamo in una specie di bolla: non è Roma ma gli è molto vicina. Si presta alle caratteristiche di un summer camp che può durare mesi. Non posso dire nomi, ma oltre al gruppo di Reider – con cui ho un rapporto speciale, sono uno di loro – ho già ricevuto richieste di atleti di livello, medagliati o che hanno già partecipato alle grandi rassegne continentali e mondiali, per lo stesso tipo di attività. Annualmente tantissimi atleti si spostano in tutta Europa per questo tipo di camp”.
Quindi? “Vogliamo rilanciare Rieti in questo ambito per il futuro – aggiunge Simone Collio – confermo che a Rieti si sposterà tutto il gruppo che si allena con Marcell Jacobs. Di fatto saranno, saremo, a Rieti dal 10 di maggio circa fino a fine stagione, parliamo di fine agosto-inizio settembre. E noi dopo aver gettato le basi dell’idea stiamo lavorando per strutturare il tutto al meglio. Devo dire grazie al Comune di Rieti per l’aiuto che ci ha dato e ci sta dando, senza questo nulla sarebbe stato possibile. Ci metto la faccia – conclude Collio – Sarà un grande raduno”. Speriamo il primo di una lunga serie.
Foto: Ig Collio – RietiLife ©