Si è chiusa con la piantumazione di un olivo, pianta identitaria della Sabina, la Festa dell’Albero celebrata ieri alla scuola media “Angelo Maria Ricci” di Rieti. La ricorrenza, celebrata per la prima volta in Nebraska nel 1872 e in Italia nel 1898, è ormai una tradizione per l’istituto diretto dalla prof.ssa Paola Testa. Al centro dell’attenzione “il rispetto della natura e dell’ambiente che passa anche attraverso la consapevolezza dell’importanza degli alberi, legata all’aria pulita, al contrasto alla crisi climatica e al dissesto idrogeologico, oltre che alla riduzione della desertificazione. E’ la coscienza ecologica – ha dichiarato la professoressa Antonella Giraldi, Funzione Strumentale della scuola – che deve essere coltivata. Gli educatori devono lavorare all’unisono per farla sviluppare. Noi, insieme ai Carabinieri Forestali, lo abbiamo fatto ampliando sia le conoscenze scientifiche che giuridiche dei ragazzi. Abbiamo anche formato giovani che rispettino, amino e proteggano la natura”.
Particolarmente applaudita è stata l’esibizione dell’orchestra diretta dal prof. Federico Micheli e formata dagli studenti dell’indirizzo musicale che hanno suonato “Oblivion” di Astor Piazzolla, rendendo protagonista il tango. A preparare i giovani musicisti sono stati ben 13 docenti di strumento. Per l’occasione erano presenti diverse autorita’. L’assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Rieti, Letizia Rosati, ha ribadito che l’attenzione e l’amore per la natura sono una grande arma, sia pure pacifica ed ha invitato noi giovani a mantenere più pulita la città. Sull’importanza della salvaguardia delle foreste e di ogni singolo vegetale, per la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, si è soffermato il Brigadiere Capo QS Antonio Boncompagni, presente con gli Appuntati Scelti QS Massimiliano Putignani ed Elena Bonanni. Anna Negri, per la Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, ha esposto diversi progetti ambientali mentre Francesco Battisti, presidente del Cai, ha parlato del Rifugio Rinaldi invitando tutti gli studenti per una visita in alta quota in primavera e promettendo di portare il Cnr nei locali della scuola.
Anna Teresa Millesimi del Panathlon International si è soffermata sull’etica sportiva nel rispetto della natura. Per l’Istituto Agrario invece erano presenti i docenti Federico Moschetti e Egidio Capalbio, i Collaboratori d’Azienda Alessandro Festuccia e Emiliano Micacchi, gli alunni Tommaso D’Aquilio e Gabriele Zonetti, Sofia Caracciolo, Giammaria Vannimartini ed Emanuele Ianni. La celebrazione della Festa dell’Albero ha poi previsto la rassegna degli elaborati delle classi prime, particolarmente apprezzati da tutti i presenti. Simpaticissima la recita in dialetto reatino della 1A “L’ arberi ce au ‘na mani” (sceneggiatura prof.ssa Giorgetti, costumi prof.ssa Dineve). Applauditi anche tutti gli altri alunni coinvolti. La 1B ha presentato il lavoro ludico “Giobioverso” (prof.ssa Mostocotto), la 1C ha mostrato l’elaborato manuale “Quanta vita in una radice!” (prof.ssa Martinico), la 1D ha recitato la “Filastrocca della biodiversità” (prof.sse Salzano e Valloni), la 1E ha esposto “La flora del territorio reatino” (Nobili e Cargnelli), la 1F ha declamato la poesia “Il testamento dell’albero” di Trilussa (prof.ssa Giraldi).
Molto apprezzata anche la performance dei ragazzi del laboratorio Teatro/Canto, seguiti dai docenti Carotti, Fracchiolla, Valloni, Fabi, Varone, Galassetti, Salzano. Attraverso diverse espressioni artistiche, hanno raccontato i desideri e i pensieri più intimi di un albero che desidera vedere il mondo da altre prospettive. “L’albero sognante”, canzone di Giulio Wilson tratta dall’album “Storie vere tra alberi e gatti”, non ha mancato di suscitare commozione tra i presenti. A condurre in maniera molto disinvolta l’evento, tre alunne del Laboratorio di Giornalismo (prof. Masotti e Lucarelli) che hanno vestito i panni delle conduttrici: Camilla Martellucci, Aurora Francorsi e Giulia De Michele.
Un evento, quello della Festa dell’Albero, che “ha concluso le attività di divulgazione naturalistica, di educazione ambientale e alla legalità che ha visto impegnate le classi della SSIG “A. M. Ricci – ha aggiunto la prof.ssa Giraldi – con lo splendido supporto della Scuola Carabinieri Forestali che ci ha permesso di raggiungere traguardi notevoli. Sono stati trattati vari temi tra cui la Biodiversità, la Biocomplessità, la Biofunzionalità degli ecosistemi e la Etnobotanica. Resta la convinzione che soltanto attraverso lo studio e la conoscenza si può diventare persone consapevoli e migliorare la coscienza ecologica. Mi auguro che questa attività faccia diminuire il numero delle persone ignoranti e superficiali in campo ambientale”.
di Alessandra Falcone, Azzurra Fraschetti e Gabriele Marci (alunni del LABORATORIO DI GIORNALISMO)
Foto: RICCI ©