Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice di RietiLife
Con il sisma del 2016, il nostro ospedale F.Grifoni di Amatrice subì degli ingenti danni tanto da essere abbattuto. Da allora la nostra popolazione, di per sé già dilaniata da perdite di persone care, abitazioni totalmente da ricostruire e paesaggistica svuotata dei ricordi più cari, aspetta con ansia una ripartenza resa nel tempo sempre più difficile dal successivo terremoto di Norcia, dalla pandemia COVID-19 e dal rincaro dei materiali per la ricostruzione che si mostra, pertanto, ancora ad oggi farraginosa e lenta.
Molti giovani, causa mancanza di lavoro e realtà paesaggistica deprimente, hanno scelto di andare via. Ed è proprio per questo motivo che trovo il coraggio di scrivere, perché se il tempo è volato via la speranza no. Qui, rispetto a quello che è rimasto della nostra incantevole cittadina, la speranza non può essere tolta, quella stessa speranza che oggi si traduce in opportunità di lavoro e attrattività verso le persone che dovrebbero venire da fuori, il tutto per ridare animo alle attività commerciali che arrancano ogni giorno e ricreare quindi “vero e proprio movimento sociale e/o, vitalità alla popolazione residente”.
Come non capire che l’ultima spiaggia, almeno per provare ad ottenere quanto descritto prima, è rappresentata proprio dal nostro ospedale.
Sono sempre di più le testimonianze, prevalentemente affini al mondo della sanità, che riportano come nei piani dell’attuale amministrazione comunale ci sia la volontà di trasformare la struttura ospedaliera, prossima al termine del ciclo di ricostruzione, in CdS (Casa della Salute) con sostituzione, previa privati, del reparto di lunga degenza (vero motore propulsore per incentivare la qualità e l’attività degli altri servizi ospedalieri) con una RSA (già di per sé esistente nel vicino comune di Borbona, ospitale, ben strutturata e altamente attrezzata, quindi, efficiente e qualificata).
Invito pertanto il Sign. Sindaco Giorgio Cortellesi, l’Assessore Dottor Luca Poli e tutto il resto del consiglio comunale di maggioranza e minoranza a ripristinare tranquillità tra i cittadini di Amatrice e non solo, il tutto SMENTENDO PUBBLICAMENTE, quanto poi ci è stato riferito dagli operatori addetti ai lavori.
Tale dichiarazione d’altronde se infondata e oggetto di strumentalizzazione, non può che essere che schietta e immediata!
Giusto puntualizzare come in tal senso ho provato, assieme ad altri cittadini, ad incontrare il Sindaco il quale non vi era reperibile per “impegni istituzionali”, almeno questo è quanto ci è stato riferito da alcuni suoi collaboratori.
Ringrazio la redazione per il bel servizio che rende al pubblico e, con estremo interesse aspetto, assieme a tutti i cittadini amatriciani una risposta alla domanda:
Ospedale Amatrice, quale futuro?
Cordiali Saluti.
P.P.
Foto: RietiLife ©