Le associazioni reatine Cittadinanzattiva Rieti, Arci Provincia Rieti, Arabi Insieme, Moschea della Pace Rieti, Postribù, Baia dal Collare, Casa dei Popoli di Rieti, PRC/Unione popolare Rieti, PaP Tevere Farfa/Rieti hanno inviato una lettera direttamente al Governo per chiedere di fermare tutte le guerre. Di seguito la lettera:
I numerosi Cittadini rappresentati dalle sottoscritte Associazioni, che svolgono importanti e continui interventi sociali, culturali, di tutela del territorio e sociosanitari nella Provincia di Rieti, esprimono il proprio netto dissenso, grande indignazione e seria preoccupazione per quanto sta avvenendo negli scenari di guerra attualmente in corso in varie parti del mondo, in alcuni dei quali il Governo Italiano è coinvolto pienamente con la fornitura di armi finanziamenti economici, mezzi e strumenti.
Il massacro di Civili in Palestina, moltissimi dei quali bambini, contravvenendo a qualsiasi codice internazionale che regola gli atti di guerra, con veri e propri ingiustificati ed ingiustificabili crimini di guerra come ad esempio: bombardare gruppi di civili nei luoghi dove sono stati costretti a radunarsi, bombardare le Scuole, bombardare gli Ospedali, colpire con le armi convogli dei mezzi di soccorso e tutti i luoghi dove vivono Cittadini inermi che non sono militari, deve essere fermato immediatamente, ogni giorno che passa la strage aumenta e il nostro paese di fatto diventa complice dei responsabili di questi crimini di guerra, se non prende nettamente le distanze da questi, anche con i fatti.
Memori di quanto la nostra popolazione abbia sofferto nei conflitti della prima e della Seconda Guerra Mondiale, che hanno portato l’inserimento nella nostra Costituzione di un articolo in cui si sottolinea che l’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, chiediamo che l’Italia si impegni attivamente perché i principali esponenti delle potenze nucleari riaprano quanto prima un tavolo di efficaci trattative e negoziazioni che conducano alla pace. La prosecuzione dei conflitti infatti non solo non può rappresentare il mezzo di risoluzione delle crisi, ma rischia di condurre l’umanità a non avere mai più né occasione di guerra né occasione di diplomazia, visto il concreto rischio di un esito catastrofico globale delle tensioni in atto.
Pertanto CHIEDIAMO
Che il Governo italiano smetta immediatamente di erogare sostegni economici, mezzi, strumenti ed armi ai paesi in guerra, riferendoci a tutti gli scenari di guerra oltre quelli della Palestina e dell’Ucraina e che intensifichi gli sforzi per la cessazione di tutte le guerre attraverso azioni dirette ed efficaci di politica e diplomazia.
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