“Non c’è più pace nel carcere di Rieti, dopo i fatti della settimana scorsa del famigerato detenuto con la cassa acustica, oggi per una assurda pretesa di un oggetto non consentito da regolamento interno all’istituto, un altro detenuto di nazionalità albanese, nel secondo piano G, completamente ubriaco di grappa artigianale ed alterato, è sceso al piano terra dell’istituto, dove prima ha minacciato tutto il personale di Polizia Penitenziaria presente poiché pretendeva che gli fosse consegnata una padella che gli era stata negata, depositata nel casellario in deposito”: lo denuncia il Sappe.
“Solo dopo circa un’ora e mezza di trattative l’albanese è risalito nella sua sezione di appartenenza, ma, prima di far rientro non soddisfatto del caos creato si è avvicinato al poliziotto penitenziario al box 2 piano G e gli ha prima sferrato un pugno e poi una testata in pieno volto, senza alcun motivo” aggiunge il sindacato.
“Il Sappe, primo Sindacato di Polizia Penitenziaria, ancora una volta esprime massima solidarietà al collega ferito, il quale, è dovuto ricorrere alle cure all’ospedale De Lellis di Rieti. Ferma è la nostra condanna contro i detenuti violenti, continuiamo a denunciare una situazione oramai insostenibile e sfuggita di mano nel carcere di Rieti. Si chiede l’intervento del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia, al quale rinnoviamo l’invito di inviare i suoi ispettori per cercare di comprendere cosa stia succedendo presso a Casa Circondariale di Rieti, chiediamo che dopo tutte queste tristi storie ci sia un completo avvicendamento dei dirigenti. Inutile tenere aperti questi facinorosi che non meritano alcun tipo di beneficio, ma solo l”applicazione dell art. 14 bis Ordinamento Penitenziario” scrive il Sappe.
Foto: RietiLife ©
Scusate ma, nella mia ignoranza, mi chiedo come ha fatto ad ubriacarsi un detenuto? Chi gliel’ha data la grappa?