Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Roberto Pentuzzi) Altro match carico di tensione quello tra la Real Sebastiani Rieti e la Urania Milano, terminato 78-82 dopo che i padroni di casa hanno condotto quasi per tutta la partita, fino al vantaggio di 18 punti, ma poi l’ultimo quarto è stato fatale (15-33).
In attacco tante forzature hanno portato a palle perse o rubate, gli avversari hanno fatto il loro gioco con i tiri dalla lunga distanza, senza efficace resistenza di Spanghero e compagni. Rieti perde due punti importanti, che erano quasi ottenuti, una brutta sconfitta per la squadra di patron Roberto Pietropaoli, molto contrariato a fine partita per gli errori dei suoi.
Importanti le assenze di Sarto per Rieti, che avrà un stop piuttosto lungo e quella di Lupusor per i Lombardi. I migliori realizzatori sono stati Amato e Montano per a Milano, Johnson (18) e Raucci (13) per la Sebastiani.
Jazz Johnson entra e crea scompiglio alla difesa milanese, realizza 6 punti, risponde Severini da tre, la gara parte in equilibrio, ma per Rieti la spaccano i giocatori dalla panchina, Frattoni trova la tripla e poi grande assist per Hogue, 15-8; coach Villa corre ai ripari, chiama timeout. Chiede anche lui supporto ai giocatori della panchina, Montano e Landi non si fanno pregare ed il primo quarto finisce 21-20.
La Sebastiani prova ancora ad allungare, bravo Italiano, 30-23, successivamente si va sul 35-25, qui succede di tutto, Hogue rimane a terra, rivendica il fallo di Piunti su di lui, imita il gesto di una gomitata, lo cerca a muso duro in mezzo al campo, gli lo fermano con un fallo tecnico e coach Rossi vuole farlo calmare mettendolo temporaneamente in panchina. Le triple della Urania sono un fattore importante, ben 7 nel primo tempo, anche dai lunghi, Hogue e Raucci segnano ancora per Rieti, si va al riposo sul 44-39.
L’intervallo porta energia a Rieti e nervosismo a Milano, il parziale è 19-10, efficacissimo Raucci, la stretta marcatura di Italiano sull’americano Potts carica di falli il 31 amarantoceleste, ma innervosisce Potts, che si fa fischiare fallo tecnico, a seguire sbaglia molto dalla lunga, la Sebastiani ne approfitta con Spanghero, prende fino a 18 punti di vantaggio e chiude avanti anche nel terzo periodo 63-49.
Nonostante Rieti tenga il vantaggio con Petrovic ed Ancellotti, arrivano ancora i punti da tre di Amato e Montano, 72-65, e la Urania ci crede, la Sebastiani entra in tensione, il piano partita di coach Villa a questo punto è interrompere il gioco dei padroni di casa, con falli e palle rubate, riesce tutto agli ospiti, comprese le triple. Il vantaggio dei reatini diminuisce, provano a difendere forte, Potts non ci sta, chiede il contatto, gli arbitri gli fischiano il secondo tecnico ed è espulsione, a questo punto Milano è senza americani, ma Amato fa di più di uno straniero, su entrambi i lati del campo. Rieti si intestardisce a palleggiare nel pitturato, ne vengono tante palle rubate dagli avversari, che a questo punto hanno l’inerzia dalla loro parte. Arriva il sorpasso proprio di Amato 23 punti per lui, la situazione non si rovescia piu, nell’azione decisiva il capitano Spanghero scivola in attacco e consegna la vittoria ai meneghini, 78-82.