(di Martina Grillotti) Un consistente giro di droga tutto in mano ai nigeriani, è quanto si legge nel rapporto semestrale della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) riferito al secondo semestre 2022. “A Rieti – si legge nel rapporto – si registra il progressivo consolidamento di una cellula organizzata di matrice nigeriana dedita allo spaccio di diversi tipi di sostanze stupefacenti. Le compagini criminali nigeriane, già attive nel territorio nazionale, hanno infatti palesato peculiari caratteristiche violente e rigide regole di condotta finalizzate al rafforzamento del vincolo associativo, caratterizzandosi per una spiccata autonomia gestionale anche se con stretti collegamenti con l’organizzazione del Paese d’origine”.
Il Reatino, a quanto spiega il rapporto, non sarebbe un territorio a forte impulso criminale, anzi, secondo le stime si nota anche una discesa rispetto alle altre province del Lazio. Non è tuttavia da sottovalutare la presenza di pusher che spacciano – in molti casi anche ai giovanissimi – le sostanze stupefacenti più varie, dalla marijuana all’eroina, ma anche hashish e cocaina. Una cellula organizzata che – si legge – “è riuscita ad emergere affermandosi come vera e propria organizzazione, essendo presente nel reatino anche precedentemente rispetto agli insediamenti nella Capitale, agevolata dalla scarsa presenza di altre organizzazioni criminali operanti in quell’area. Gli arresti per droga hanno infatti confermato l’ingerenza della criminalità di matrice straniera nella gestione del narcotraffico e del relativo smercio al dettaglio”. Tra gli arresti che confermano quanto riportato, non si può non ricordare l’operazione Angelo Nero che ha portato all’arresto di 21 spacciatori nigeriani e un camerunense. Un mercato di stupefacenti – quello del Reatino – che è saldamente ancorato alla periferia romana dove gli spacciatori, stando a quanto si legge nel rapporto, continuano a rifornirsi per far gravitare in città e provincia soprattutto marijuana, cocaina ed eroina. Lo spaccio sul territorio reatino, invece, avviene soprattutto in centro città nel Capoluogo: “L’attività illecita – si legge nel rapporto Dia – dei 2 soggetti (arrestati a completamento dell’operazione Angelo Nero, ndr) avveniva nel centro a Rieti ove la criminalità nigeriana detiene il principale controllo dello spaccio di stupefacenti”.
Va sottolineato, però, che le ultime operazioni messe in moto dalle Forze dell’Ordine reatine, sembrano segnalare uno spostamento dal centro città verso zone più periferiche, infatti, dopo lo smantellamento delle basi sotto al Ponte Cavallotti, altri fortini della droga sono stati rinvenuti al confine tra Rieti e Terni, a Poggio Moiano (dove con 13 arresti è stato smantellato un giro da mezzo milione di euro) a Castelfranco e Fara in Sabina. In un anno in totale sono stati una cinquantina gli arresti per droga con oltre 90kg di stupefacenti di ogni genere sequestrati. Il tutto mentre le operazioni continuano e le Forze dell’Ordine tengono sotto controllo il mercato dello spaccio per “ripulire” dai pusher città e provincia di Rieti.
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