“Mi perdoni ma le osservazioni da lei fatte in ordine ‘ai piani nobili dei palazzi’ è in aperto contrasto con tutto il programma”: lo dice Rita Giovannelli, controreplicando all’assessore Letizia Rosati (leggi) sul caso di ‘Paesi che vai’ su Rai2 e della Rieti Sotterranea con Palazzo Vecchiarelli dimenticati (leggi).
“Infatti sono stati inseriti, giustamente: immagini dell’oratorio di San Pietro Martire che non è un palazzo nobiliare, il chiostro di San Domenico che non è un palazzo ma fa parte di un convento, le immagini del teatro… è forse un palazzo? I laghi del Salto e del Turano che nulla hanno a che vedere con il tema da lei invocato. In sostanza questo programma doveva essere una fonte di attrazione per i telespettatori Rai e come tale doveva includere anche la Rieti Sotterranea che fino a prova contraria è la prima attrazione della città, poiché è sempre fruibile e certamente funzionale alla città tutta, e non solo a ‘interessi evidentemente personali’. Concludendo per una promozione utile a presentare le ‘tante sfaccettature della città e non una sola’ non vi è dubbio che Rieti Sotterranea sia, senza se e senza ma, è una di esse. In merito al suo commento ‘Rieti Sotterranea non era quindi nell’economia progettuale del programma…’ le sottolineo che un amministratore pubblico dovrebbe dedicare le dovute attenzioni a quelle realtà che l’economia in questa città la sviluppano, ed in campo turistico Rieti Sotterranea è certamente al primo posto. Pertanto insisto e non mi stancherò mai di farlo, che Rieti Sotterranea andava inserita, così come Palazzo Vecchiarelli, quest’ultimo con una gestione della richiesta più rispettosa dei proprietari. Tanto Le dovevo” conclude Rita Giovannelli, responsabile di Rieti da scoprire.
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