“A distanza di un mese dopo aver reso visita al Carcere di Vazia con una nostra delegazione, aver rilevato situazioni di forte criticità relativo al sovraffollamento detentivo del 132% e una carenza di personale di oltre 70 unità in meno rispetto alle 177 previste, il Provveditore regionale risponde che non si riscontrano situazione di particolare sovraffollamento rispetto agli altri istituti del distretto, mentre per il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria la carenza di organico riguarda tutto il distretto e quindi bisogna attendere le nuove leve provenienti dalle nuove assunzioni”: lo dice il segretario regionale USPP Daniele Nicastrini.
“Attualmente la carenza organica e di 11 ispettori e 11 sovrintendenti e solo 2 unità del ruolo agenti assistenti, viene riportato nella nota di risposta del DAP all’USPP a seguito della visita del 18 settembre scorso. Purtroppo, – continua Nicastrini – al DAP fanno i conti visionando dati che riguardano il sistema informatizzato, diversamente da noi come sindacato che abbiamo visionato di persona la situazione e la realtà e ben lontana da quanto asseriscono i vertici dell’amministrazione penitenziaria. Delle 109 unità a loro presenti alcune sono assenti a lungo termine e delle 32 unità mancanti ben 16 sono in servizio presso il GOM e altrettante presso servizi e uffici del DAP e PRAP sottratte alle attività per garantire sicurezza e servizi indispensabili per la vita operativa del carcere. Al danno anche la beffa, il prossimo 26 Ottobre si sarebbe dovuto tenere un incontro al Provveditorato regionale per affrontare il tema che riguardava il Lazio e anche Rieti sulla nuova distribuzione incrementale di 109 unità all’organico previsto a seguito del nuovo decreto ministeriale del 12 Luglio scorso, annullato e spostato al prossimo 13 novembre da parte del Provveditore regionale. “Dobbiamo dire che la richiesta di spostamento è arrivata su richiesta di alcune sigle sindacali; tuttavia, si faranno passare altri 20 giorni prima di avere un confronto sindacale con il Provveditore dall’ultimo avvenuto lo scorso Giugno. Prosegue il segretario – Abbiamo rilanciato con altra nota i gravi problemi che ci sono nella regione Lazio e con questo ennesimo rinvio, dimostra che ci sia scarsa attenzione nel rispetto del confronto sindacale, dello Stato di Agitazione che alimenta questa sigla da mesi e che vede Rieti, Viterbo, Velletri, Regina Coeli per citarne alcuni dove il sovraffollamento supera la media regionale del 122%, dove la carenza del personale raggiunge quota 400 unità in meno rispetto ai 900 sul territorio laziale, non possono essere lasciate a semplici rinvii. Il personale si sente non ascoltato attraverso i nostri reclami e questo porta allo scoramento totale, tutto questo potrebbe portare ad una esigenza di manifestare dinanzi agli uffici del PRAP se non si darà ascolto alle nostre prerogative sindacali, che sembrano essere rimandate senza comprendere quale sia la volontà di questa amministrazione regionale” dice Nicastrini.
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