Il consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la proposta di legge su concernente: “Disciplina delle attività enoturistiche e oleoturistiche”, di iniziativa dell’assessore Giancarlo Righini. Nel testo è stato recepito un emendamento del consigliere Eleonora Berni (Fratelli d’Italia) per la valorizzazione degli ulivi monumentali e dei paesaggi rurali storici.
“Questa legge regionale – dichiara Berni – va letta in un più ampio quadro culturale, economico e politico. L’olivo e la vite caratterizzano fortemente il nostro paesaggio. Si tratta, dunque, di qualcosa che attiene fortemente all’identità del Lazio come territorio e come comunità di persone. Se pensiamo alla Sabina, fin dai tempi antichi è attestata la produzione di olio e vino che sono diventati i principi della dieta mediterranea. Benissimo ha fatto l’assessore Righini a voler portare presto il consiglio regionale a discutere l’approvazione di una legge regionale sull’oleoturismo e l’enoturismo per dare delle opportunità in più nell’incrocio tra domanda e offerta in campo agricolo e turistico. Se è vero che la Capitale trascina masse di turisti che faticano a trovare spazio e soddisfazione nell’ambiente metropolitano, è vero anche che i viaggiatori mostrano una crescente attenzione alla salubrità del cibo ed al consumo responsabile anche in vacanza, tanto da considerarli tra i possibili driver di scelta, ce lo dicono le statistiche ufficiali. Il mondo ci guarda con ammirazione. Il 16 novembre 2010 – prosegue il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – la dieta mediterranea è stata iscritta dall’Unesco nella prestigiosa lista del patrimonio culturale immateriale. È di pochi mesi fa, invece, la candidatura della cucina italiana lanciata dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida, per valorizzare a livello mondiale un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che la identificano e la connotano. Il cibo è dunque un elemento imprescindibile dell’identità culturale, un motore dell’economia e una risorsa per costruire benessere. Crediamo che la Regione Lazio debba fare la sua parte in quest’opera di riscoperta, tutela e valorizzazione dei settori vitivinicolo ed oleario di cui il nostro territorio è ricco e che ci chiedono a gran voce di essere coinvolti per contribuire allo sviluppo integrale delle nostre comunità”.
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