“Si è tenuta in data 12.10.2023 l’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Amministrazione Provinciale di Rieti, convocata dalle OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL a cui ha partecipato circa l’80% del personale”: lo scrivono i sindacati.
“I dipendenti della Provincia di Rieti riuniti presso l’aula Consiliare della Provincia: Udite le relazioni dei rappresentanti sindacali delle scriventi OO.SS.; Atteso che la Provincia di Rieti con la Deliberazione n. 85/2023 del 22 Settembre 2023, assunta senza informare e confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali firmatarie degli accordi decentrati ritenuti illegittimi, intende tagliare il fondo per il salario accessorio del personale dipendente, recuperando, per i prossimi sei anni, somme corrisposte negli anni precedenti al 2019; Condannano il comportamento avuto dalla Presidente della Provincia di Rieti nell’emanazione del citato atto, assunto durante la trattativa per il rinnovo del contratto decentrato in violazione delle norme che prevedono l’astensione delle parti contraenti a non prendere iniziative unilaterali, in violazione di qualsiasi norma, compresa quella del reciproco rispetto delle parti; Considerato: che le motivazioni riportate in Delibera non giustificano e non dimostrano le ragioni per cui si debbano recuperare tali somme importanti dal fondo del salario accessorio dei dipendenti della Provincia di Rieti;che l’accertamento trae fondamento da un esposto anonimo e non tiene conto che i precedenti contratti integrativi, ritenuti illegittimi, sono stati certificati dai competenti Organi di Controllo (Collegio dei Revisori dei Conti) e successivamente adottati con i prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile espressi dai competenti Dirigenti; che il comportamento assunto rappresenta una mancanza di considerazione verso le lavoratrici ed i lavoratori della Provincia di Rieti che da tempo, che ne dica la Presidente, lamentano la mancanza di quel benessere organizzativo che in tempi passati esisteva all’interno dell’Ente all’unanimità dei presenti, danno mandato alle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL di proclamare lo stato di agitazione del personale dipendente e di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavorati in tutte le sedi necessarie” dicono Cgil, Cisl e Uil.
“Le organizzazioni sindacali concludono affermando che probabilmente la Presidente non ha contezza del reale clima che si respira all’interno dell’Ente che certamente non è “…..clima lavorativo costantemente sereno e gradevole, il contesto lavorativo appare sano e positivo” tant’è che i lavoratori, all’unanimità, concordano con la proclamazione dello stato di agitazione. Presidente, apra gli occhi!” concludono Massimiliano De Santis, Emanuela Mariantoni e Valter De Santis.
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