Con l’apertura della stagione venatoria, il Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti ha organizzato mirati servizi antibracconaggio, per impedire l’uccisione indiscriminata di animali selvatici, le cui modalità di prelievo sono disciplinate dalla legge, che vieta mezzi di cattura non selettivi (es. reti e trappole) e mezzi di richiamo elettroacustici. Su segnalazione della Centrale Operativa – 112, i Carabinieri Forestale del Nucleo di Borgorose, recatisi nella frazione di Pagliara, hanno rinvenuto in un fondo agricolo privato una gabbia a rete metallica con chiusura a scatto, un mezzo di cattura vietato dalla legge, al cui interno era rinchiuso uno sventurato esemplare di riccio comune, rimasto intrappolato senza possibilità di scampo, che grazie all’intervento dei militari, ha potuto riconquistare la libertà e la salvezza da morte sicura.
Dopo aver individuato nel proprietario del fondo il responsabile dell’illecita condotta, i Carabinieri Forestale hanno provveduto a sequestrare la gabbia, deferendo il soggetto alla competente Autorità giudiziaria per il reato di esercizio di attività venatoria con mezzi non consentiti, punito dal nostro ordinamento con il pagamento di un’ammenda fino a 1.549 euro. La fauna che vive nei nostri territori riveste un ruolo ecologico fondamentale per la conservazione dell’equilibrio degli ecosistemi naturali e nel contesto agrosilvopastorale, per questo motivo la loro tutela, anche grazie all’operato dei Carabinieri Forestale, ha assunto una connotazione sempre più importante, recepita dalle recenti innovazioni legislative di rango costituzionale.
Foto: Carabinieri ©