Ospedale e liste d’attesa, “Tanta rabbia per le condizioni del servizio sanitario a Rieti” | LA LETTERA

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore di RietiLife indirizzata al presidente della Regione, Francesco Rocca, e al commissario della Asl di Rieti, Mauro Maccari.

“Non è giusto!! Chi vi scrive, ahimè, lo fa per lamentare una situazione grottesca: le liste di attesa per una Colonscopia presso la ASL di Rieti (e non solo). “Nessuna disponibilità per la prestazione cercata”, questo risponde il sistema (RECUP) quando il malcapitato (io) cerca di prenotare. Trenta giorni di tentativi, tre volte al giorno, questo ho fatto, per ottenere un primo appuntamento, mi verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere, presso il Grassi di Ostia per il giorno successivo alla prenotazione (neanche il tempo fare la preparazione, salvo farla in macchina durante il viaggio, esperienza anche questa), per poi venirmi concesso un secondo appuntamento presso il Policlinico Di Liegro di Roma. Roma, 110 chilometri, due ore di viaggio. Siete entrambi dottori, e credo di non dovervi spiegare quali disagi comporti il dover affrontare un viaggio di due ore per una persona che sta facendo la preparazione per la colonscopia. Credo di non dovervi spiegare che è umanamente inammissibile far partire da casa alle sei e trenta di mattina chi, per ovvie ragioni, ancora lotta con i bisogni del proprio corpo e vorrebbe presentarsi al cospetto dei medici in condizioni di dignità. Dignità, bella parola” si legge nell’accorata lettera.

“Egregio Presidente, Egregio Commissario Straordinario, in questa situazione di rabbia, non ci crederete, ma riesco persino a comprendere che entrambi non possiate essere chiamati a rispondere delle altrui colpe; riesco persino a comprendere che la strada per ‘tagliare’ le liste di attesa, salvo interventi ‘forti e coraggiosi’ che purtroppo non vedo, sarà necessariamente lunga. Pensate, riesco a comprendere tutto: ma Voi, siete in grado di comprendere noi? Certo, potrei sempre prenotare la colonscopia in ‘intramoenia’, nessuno lo vieta. Senza nessun problema, senza lista di attesa, si può prenotare e andare il martedì dalle 15:00 alle 19:00, il mercoledì dalle 14:30 alle 16:45 e il giovedì dalle 14:30 alle 19:30, il tutto pagando solo (SOLO) 255,00€, certo, sempre che non vi sia la necessità di effettuare una ‘polipectomia’ (cosa per me purtroppo diventata “la normalità”) che mi obbligherebbe ad aggiungere ulteriori 185,00€, per un totale di 440,00€ ‘Ma do’ li pijo direbbe qualcuno (me compreso). Va bene, mi sono sfogato. Non servirà a niente, questo è certo, ma almeno mi sono sfogato. Mentre cerco di farmi passare la rabbia, quella rabbia che provano tutti i cittadini che, pur pagando il SSN, si ritrovano a dover pagare per ottenere quei servizi, almeno a detta della Costituzione, che dovrebbero essere diritti garantiti, faccio finta di parlare con Voi” continua il lettore.

“Faccio finta di spiegarvi che l’unico modo di accelerare le liste di attesa, è sospendere, almeno per un anno (anche due), l’Attività Libero Professionale Intramoenia e utilizzare quegli uomini, quei mezzi e quelle ore per le prestazioni a cura del SSN. Poi, per farmi del male, faccio finta che Voi siate d’accordo con me. Poi mi sveglio e… ‘Nessuna disponibilità per la prestazione cercata’. Rispetto. Ecco, forse è proprio il rispetto per la dignità della persona che manca” conclude la lettera.

Foto: RietiLife ©

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