A distanza di pochi giorni, ulteriore atto di devastazione da parte dei detenuti dell’intero settore G nel carcere di Vazia Rieti, che al momento della chiusura pomeridiana si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle. La notizia è fornita dalla segreteria provinciale USPP di Rieti. La conta dei detenuti segna oltre 370 presenze ovvero il 128% di sovraffollamento a fronte di un organico di circa 100 unità. “Grazie all’azione del comandante di reparto e della sorveglianza generale della Polizia Penitenziaria il tutto è stato riportato alla normalità, sapendo contenere i più facinorosi e facendo rientrare tutti nelle loro celle, prosegue la segreteria provinciale di Rieti”.
Nel frattempo, a circa 170 km più a sud ovest precisamente al Carcere di via Aspromonte Latina, un detenuto già autore dei fatti accaduti qualche giorno fa incendiario della propria cella, si è divincolato mentre era al passeggio, riuscendo a salire sul tetto della struttura inscenando una ipotetica evasione, fa sapere la segreteria provinciale USPP di Latina
Il fautore di questi atti scatenanti è dovuto non solo all’atteggiamento poco collaborativo dei detenuti, molti legati a problemi psichiatrici, altri proprio per problemi del comportamento e atteggiamenti minacciosi di cui in maggioranza stranieri che non hanno intenzione di rispettare, ma anche alle scelte scellerate di precedenti circolari del DAP con l’apertura sgangherata che hanno creato questo corto circuito all’ordine e sicurezza.
In queste ore è dato sapere che la scelta della Nuova Amministrazione Penitenziaria e del dicastero della Giustizia e quella di ripristinare tali fattori rimettendo in chiusura i detenuti che non rispetteranno i dettami dell’ordinamento penitenziario.
A tal proposito, dopo un mese e mezzo di Stato di Agitazione USPP Lazio ha scritto in queste ore e accolta dal Provveditore regionale sulla necessità di un confronto urgente sui tanti problemi che attanagliano la Polizia Penitenziaria del Lazio, che, come si dimostra anche oggi, rimane attenta e risolutiva alle gravi criticità che si presentano.
Dopotutto bisogna dare atto che già con provvedimenti urgenti, lo stesso Provveditore ha ripristinato alcuni aspetti di gestione detenuti come l’alta sicurezza prevedendone la chiusura nelle loro stanze di pernottamento, seppur con qualche difficoltà dovuta alla carenza di Polizia Penitenziaria, sulla quale USPP Lazio sta ogni giorno rappresentando.
Rimaniamo allertati per ogni evento critico, proprio perché i nostri colleghi non si sentano da soli ad affrontare una crisi penitenziaria laziale, auspicandone la necessaria attenzione dell’opinione pubblica e dei vertici dell’amministrazione penitenziaria.
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