Io Reporter – “Scrivo per raccontarvi una storia che appare paradossale, ma in realtà è la triste verità che testimonia la salute della sanità locale. Ho cercato di prenotare una risonanza magnetica nucleare al ginocchio per una brutta distorsione rimediata qualche settimana fa, prescrittami da un ortopedico del nostro ospedale. Al momento della prenotazione al Cup mi è stato risposto che non sono più prenotabili gli esami osteoarticolari di risonanza; a quel punto mi sono recata in radiologia e mi è stato spiegato con candore angelico che l’apparecchio utilizzato a questo scopo è inutilizzato. Morale della favola: sono andato ad un centro privato di Rieti dove ho trovato gli stessi medici dell’ospedale e con 120 euro ho ‘risolto’ in 48 ore. È assolutamente vergognosa questa sanità sempre più per pochi e soprattutto il fatto che non vengano sfruttati gli apparecchi acquistati con soldi dei contribuenti”: lo scrive un lettore a RietiLife. Repliche a [email protected]
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