Foto: Emiliano GRILLOTTI ©
(di Christian Diociaiuti) La Salaria, si sa, è un divenire continuo, soprattutto di questi tempi, in cui sono promessi e in attesa di essere messi in cantiere i raddoppi nel tratto tra la città e Roma. Alcuni interventi sono stati fatti (come la nuova corsia all’altezza del km 40 circa) e altri ce ne sarebbero da fare. Stesso dicasi per il tratto verso Ascoli, un cantiere a cielo aperto che finalmente – dopo anni – ha assaporato l’utilità degli interventi a Micigliano ma che ancora attende l’esecuzione o il completamento di interventi dopo il sisma del 2016, per mettere in sicurezza soprattutto i viadotti. Inutile dire quanto i tempi di percorrenza verso l’Adriatico si siano dilatati.
Di un viadotto in particolare vogliamo occuparli, perché croce non solo degli automobilisti che si spostano tra Rieti e Ascoli, ma anche degli amatriciani. Si tratta del viadotto del Cantoniere, per il quale sono stati programmati interventi – udite udite – da maggio 2021 e che non sono mai terminati. Interventi che hanno costretto a una fastidiosa deviazione tra lo svincolo di Amatrice e quello di Saletta su una strada secondaria per un totale di 5 km e oltre 10 minuti di percorrenza tra curve e strettoie della Picente e della SP 61 che hanno provocato nel corso del tempo anche numerosi incidenti. Da più di due anni così, col cantiere fermo da mesi. A quanto apprende RietiLife, la ditta a cui inizialmente sono stati affidati gli interventi che, secondo quanto riporta Anas è la “Peluso Costruzioni Srl”, col termine fissato a fine luglio 2021, ha tolto il disturbo, portando con sé materiali e attrezzature. Non è stato chiarito il motivo, ma Anas ha dovuto procedere a un nuovo affido. I lavori ancora devono entrare nel vivo. Un intervento non da poco: “Il viadotto – spiegava Anas a maggio 2021 – che aveva riportato dei danni a seguito del sisma del 2016, sarà sollevato per andare a sostituire gli appoggi, un lavoro complesso che richiederà l’interdizione del traffico nel tratto interessato dalle lavorazioni”.
“Che fine abbia fatto il cantiere dovete chiederlo al commissario per la Salaria Fulvio Soccodato – dice a RietiLife il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi – un disagio enorme, per il traffico ma anche perché sotto c’è un bypass che non può essere ultimato finché non riapre il viadotto. Per Amatrice un problema serio, soprattutto per i cantieri e i mezzi da lavoro che non possono passare”. Insomma, sono attese risposte da Anas e dal commissario Soccodato per mettere fine a un disagio che ha reso la consolare per l’Adriatico disagevole e ancor più fonte di isolamento per zone fortemente colpite dal terremoto, oltre che per la città. MA soprattutto sono attesi i lavori. Che dopo due anni di stop, sarà ora di far partire.