(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) È stata approvata dall’Unione Europea la Direttiva “Case Green” sulla base della quale tutti gli immobili dovranno essere efficientati a livello energetico entro il 2033 alla classe energetica D per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050. In tutta Italia su un totale di 12 milioni di immobili (stando a quanto diramato dall’Istat) l’efficientamento dovrà riguardare 1,8 milioni di edifici residenziali e parliamo solo di quelli che hanno la classe energetica più bassa (la G) ma dovranno mettersi a norma anche gli edifici con classe energetica F ed entro il 2033 pure quelli nella classe energetica E per un totale di quasi 11 milioni di abitazioni in tutta Italia.
Cosa succede a Rieti? Di un totale di 18mila immobili – stando a quanto riporta il Corriere di Rieti – il 60%, vale a dire 10mila abitazioni, saranno soggette a miglioramento energetico. Per ridurre i consumi sono previsti interventi come la realizzazione di pannelli solari, nuove caldaie, sostituzione infissi e posizionamento del cappotto termico. Il presidente dell’ordine degli Architetti di Rieti, Fabrizio Miluzzo, parlando al Corriere ha spiegato che le zone a Rieti più urgenti sono quelle che hanno costruzioni risalenti agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta: “Regina Pacis, Città Giardino, il Rosatelli, oltre al centro storico necessitano di interventi. Per farlo in tempo, entro il 2025 i governi locali dovranno mettere in moto la macchina burocratica per facilitare poi l’inizio dei lavori”. Molti di questi lavori sarebbero dovuti rientrare nel Superbonus 110% ma la lenta macchina burocratica ha fatto fermare, quasi ovunque, le ditte incaricate. Chi volesse iniziare oggi potrebbe usufruire di un bonus più basso, pari al 90%, che scenderà nel 2025 al 65% e non tutti potranno comunque accedervi, per le famiglie, dunque, una batosta non sottovalutabile.
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