“La sezione Anpi di Rieti esprime stupore e condanna fermamente le parole del consigliere di minoranza Paolo Dionisi del gruppo ‘Fratelli d’Italia- destra sociale’ del comune di Cantalice”: lo scrive Anpi con Cosmo Bianchini.
“La dichiarazione balzata alle cronache trasuda intolleranza e alimenta il clima di odio, quotidianamente vissuto da soggettività troppo spesso discriminate e vittime di episodi violenti. I simboli di inclusione e di rivendicazione dei diritti devono essere presenti in ogni paese – o sarebbe meglio citare il consigliere che li definisce ‘paeselli’ – attività commerciali, scuole e luoghi frequentati dalla cittadinanza. Basta scorrere qualche pagina di quotidiano per capire che l’omofobia è un problema culturale che va affrontato con uno sguardo ampio e che, assumere che in un paese non vi siano persone gay, è ignorare politicamente e umanamente un aspetto sempre più evidente nella nostra società: l’intolleranza verso chi non rappresenta il canone e la figura dominante” dice Anpi.
“Sarebbe bene che il consigliere approfondisse il significato della bandiera arcobaleno e che si concentrasse su come, dai moti di Stonewall, sia nata la lunga storia della comunità LGBTQ+ e come quell’arcobaleno rappresenti un vessillo di pace, reciproca tolleranza e libertà di espressione. Quest’ultima sicuramente una delle scorciatoie con cui si cerca di mascherare l’intolleranza, ignorando che nelle istituzioni non c’è spazio per questi atteggiamenti. Al contrario, quest’ultime dovrebbero garantire tutele alla cittadinanza tutta. Parafrasando la Costituzione, precisamente l’articolo 3, la pari dignità sociale e l’eguaglianza davanti alla legge è un punto saldo del nostro Paese ed è compito della Repubblica, quindi anche del consiglio comunale di Cantalice, rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale” scrive Anpi con Cosmo Bianchini.
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