“Facciamo sesso, ti do 50 euro”: tenta di stuprare 20enne dopo averla seguita ed essersi abbassato i pantaloni. È caccia all’uomo

(di Martina Grillotti) Un tentato stupro: così hanno classificato i Carabinieri quanto accaduto ieri sera, lunedì 18 settembre, a Contigliano ad una 20enne del posto. “Stavo tornando dalla stazione ferroviaria di Contigliano verso casa, erano le 20 circa – ha raccontato a RietiLife la giovane – quando un uomo in macchina, fingendo prima di chiedermi informazioni e tagliandomi la strada con la sua auto, mi ha avvicinata offrendomi soldi per avere un rapporto sessuale con lui”. Il tutto aggravato da un particolare agghiacciante: la richiesta specifica di un atto sessuale, ricevere dalla giovane un rapporto orale, è stata fatta dall’uomo con il membro in una mano e 50 euro nell’altra.

Una storia da brividi, avvenuta nella parte bassa e residenziale del paese, a due passi dal Centro Pastorale, del campo sportivo “Milardi” (in quel momento c’erano gli allenamenti) e per nulla isolata tra villette e attività circostanti, in un orario, le 20 circa quando sì è buio, ma non fondo (e la zona è comunque illuminata di notte). “Il primo istinto è stato quello di allontanarmi dopo averlo mandato a quel paese. Ho chiamato subito mia madre perché potesse venirmi incontro mentre lui continuava ad insistere urlando offese gratuite e giudicando spregevolmente il mio fisico dai finestrini abbassati della sua auto, offrendo sempre più denaro per raggiungere il suo scopo”. La 20enne, che da come si evince ha subìto il tentativo di stupro a pochi passi da casa, ha denunciato quanto accaduto ai Carabinieri di Contigliano. A loro ha fornito anche una descrizione dell’uomo, moro, di statura e corporatura in linea con un 45/50enne, apparentemente senza tatuaggi o segni riconoscibili sugli avambracci, scoperti a causa di una maglietta a maniche corte. La giovane non è riuscita a leggere la targa dell’auto del molestatore perché aveva gli abbaglianti accesi. “Il modello quello sì, lo ricordo e con i Carabinieri lo abbiamo ricostruito: una Volvo station wagon scura, nera o blu notte” segnala la giovane, che tra le varie ipotesi, con gli inquirenti, non ha scartato neanche la possibilità che nei giorni precedenti possa esser stata seguita visto l’abituale percorso per tornare a casa dopo aver preso il treno da Rieti (tra la stazione e casa sua, tagliando su strade secondarie, non passano neanche 1.000 metri).

La giovane ha deciso di rivolgersi anche a RietiLife per tenere alta la guardia “perché quello che è accaduto a me non succeda a nessun’altra ragazza, ma non solo, perché qualcuna potrebbe già averlo incontrato e aver avuto un’esperienza spiacevole come la mia. Potrebbe dunque fornire ulteriori dettagli ai Carabinieri che ora indagano per trovarlo”. A RietiLife la ventenne ha anche ammesso: “Non avrei mai pensato potesse succedermi a casa mia, nella mia Contigliano – dice scossa – dove sono cresciuta e dove mi sono sempre sentita al sicuro”. Mentre i Carabinieri sono alla ricerca dell’uomo e della sua Volvo scura che si è allontanato solo quando ha visto una seconda persona vicino alla ragazza, la madre, che le era corsa incontro per salvarla. L’auto si è data alla fuga verso il paese (e non verso la Rieti-Terni), anche se il molestatore non sembrerebbe esser stato riconosciuto come del posto. La 20enne lancia un appello: “Se qualcuno può aver avuto a che fare con questo individuo non si nasconda, denunci!”. Un allarme che rientra nel macro-tema sicurezza, messo a dura prova da episodi che RietiLife ha raccontato negli ultimi giorni (leggi leggi). (ha collaborato Christian Diociaiuti)

Foto: RietiLife ©

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