“Da quasi un mese ormai le dichiarazioni degli amministratori locali sulla possibilità di introdurre la tariffa puntuale per i rifiuti si rincorrono, si accavallano e si contraddicono. Segno evidente che su un tema così delicato che poi ricade sulle tasche dei cittadini e delle cittadine non c’è chiarezza”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil del Lazio e della Sabina romana.
“Sì, no, forse – spiega Paolucci – l’impressione è che nel palazzo comunale non ci sia una strategia chiara per rispettare l’ambiente aumentando le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti, ma solo convincimenti personali portati avanti in ordine sparso”.
“Quando circa un mese fa con il nostro responsabile all’Ambiente, Alessio Coltella, abbiamo lanciato l’idea di una tariffazione puntuale per i rifiuti soliti urbani – ricorda Paolucci – lo abbiamo fatto consci del duplice beneficio che potrebbe apportare una simile novità, tra l’altro attuata in molti altri Comuni italiani. Il vantaggio è semplice da intuire: risparmio e rispetto dell’ambiente. Dividendo la tariffa in due parti, una fissa nella quale verrebbero conteggiate metratura e grandezza dei nuclei familiari, l’altra dove verrebbe invece stimata puntualmente la produzione dei rifiuti prodotti dalle singole utenze, si spingerebbe sul tasto della virtuosità della tutela dell’ambiente e in base a ciò sul risparmio in bolletta”.
“Oggi chi non differenzia paga quanto chi differenzia – prosegue il sindacalista – incentivare invece i comportamenti che producono impatti minori sull’ambiente è una modalità per accrescere la consapevolezza che la sostenibilità ambientale parte dai piccoli gesti quotidiani”.
“E’ per questo che abbiamo lanciato l’idea di modificare la tassa sui rifiuti – conclude il sindacalista – ed è su questo che speriamo ragioni e si attivi al più presto l’amministrazione comunale. Non è nostro compito decidere quali siano gli step da realizzare per procedere all’attivazione della tariffazione puntuale. E’ nostro compito stimolare la politica a diminuire la tassazione sulle famiglie reatine che sono alle prese con rincari in tutti i setti, con retribuzioni basse e disoccupazione in crescita”.
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