I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto hanno notificato, a un trentenne di origini albanesi, già noto alle forze dell’ordine, un provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa, per maltrattamenti e lesioni personali in danno della sua convivente, di origini romene.
La misura cautelare coercitiva, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturisce dall’esito delle indagini dei Carabinieri, che, raccolta la denuncia della donna, vittima di una violenta aggressione, patita ai primi di agosto da parte del convivente, hanno dimostrato che non si è trattato di un evento isolato, ma solo dell’ultimo di una serie di episodi di maltrattamento in danno della ragazza.
L’uomo, pertanto, dovrà rispettare l’ordinanza, tenendosi ad almeno 200 metri dalla donna, con divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo e con l’applicazione del “braccialetto elettronico”.
Tale misura, di recente introduzione nell’ordinamento giuridico italiano, sta fornendo, anche in provincia, buonissimi risultati, consentendo di evitare, nei casi di atti persecutori o maltrattamenti in famiglia, rischiosi contatti tra indagato e persona offesa.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.
Il Comando Provinciale di Rieti rinnova l’invito a denunciare tempestivamente e a rivolgersi alle forze di polizia, per qualsiasi forma di violenza subita tra le mura domestiche.
Foto: RietiLife ©