Il Parco della Musica presentato in Comune: “11 milioni per un progetto fondamentale per la città”

(di Cristian Cocuccioni e Martina Grillotti) Il Parco della Musica, che verrà realizzato per dare nuova vita all’ex mattatoio, è stato presentato oggi in Comune. Per realizzarlo uno stanziamento totale di 11 milioni di euro. Quello che arriverà, proprio a ridosso del centro storico al Foro Boario sarà un vero e proprio teatro in appoggio al Flavio Vespasiano. Modernità, ecosostenibilità e verde sono le parole chiave di cui si costituisce il progetto del Comune di Rieti che già da anni faceva parte delle idee dell’Ente ma che era stato accantonato (era compreso nel progetto Rieti 2020). A spiegarlo è stata l’assessore ai Lavori Pubblici, Claudia Chiarinelli, insieme agli stessi progettisti.

Si tratta di un vero teatro da 500 posti ben accessibile anche ai diversamente abili e con una tecnologia all’avanguardia, sarà infatti provvisto di pannelli fotovoltaici e con un design moderno ed innovativo oltre che studiato per avere un’ottima acustica per i concerti. Il teatro contornato da uno spazio verde, da utilizzare come parco, ma che può anche avere la funzione di un teatro all’aperto da 1000 posti. Lo spazio esterno avrà parcheggi, un’area ristoro, e tutto ciò che serve per rendere fruibile una struttura di tale portata per tutti e soprattutto anche in estate.
“Stiamo cercando di recuperare anche vecchi progetti grazie ai fondi del Pnrr, come è stato in questo caso con il Parco della Musica – ha detto l’assessore Chiarinelli nel corso della presentazione dell’opera – Dopo aver ottenuto il finanziamento nel 2016, il progetto è stato accantonato per problemi economici e il troppo sforzo di risorse (il Comune era stato dichiarato in dissesto) ora lo abbiamo ripreso in mano e lo porteremo a termine. Inoltre, il progetto è inclusivo e non è una cosa da sottovalutare”.

Si tratta dunque di un progetto ricco, una volta finito, e che potrà essere al servizio della collettività per sostenere in ogni modo la cultura. “Questo progetto può portare imprenditori anche non reatini che vogliono fare degli spettacoli in città – ha ribadito Letizia Rosati, assessore alla Cultura – È un’occasione che non dobbiamo assolutamente perdere e che permetterà di portare il pubblico fuori città a Rieti”. Anche il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, presente alla conferenza, ha voluto ricordare di come sia particolarmente importante questo progetto per il quartiere di Città Giardino: “sarà un’area funzionale oltre ad essere bella”. Il progetto è diviso in due appalti, il primo, da 7 milioni di euro – inizialmente dovevano essere 6 – il secondo, invece, sarà di altri 4 milioni, un totale dunque di 11 milioni. “Lo spazio del Parco della Musica andrà a bando – ha detto Sinibaldi – deve essere curato in modo imprenditoriale e non comunale”. Certo è che il progetto – che sarebbe dovuto essere completato entro il 2023 ma che era stato accantonato – ora ha finalmente una svolta, con l’inizio dei lavori nel 2024 e la fine prevista per il 2025 “massimo metà del 2026”.

LA NOTA

Oggi pomeriggio è stato presentato alla stampa ed alle associazioni imprenditoriali e culturali il progetto definitivo della Casa della Cultura – Parco della Musica. Un investimento, parte del Programma Parco Circolare Diffuso, che per il primo stralcio funzionale dei lavori prevede un finanziamento di 6.800.000 euro. Il progetto è stato selezionato tramite una gara aperta europea vinta da un raggruppamento di studi di architettura capitanato dallo studio Vespier Architects, di Danilo Vespier, per anni architetto associato dello studio di Renzo Piano.

L’assessore ai Lavori Pubblici Claudia Chiarinelli “Oggi presentiamo un altro progetto importante per la nostra città che vede la sua nascita nel 2016 ottenendo un finanziamento di 5 milioni di euro. Nel corso del tempo ha avuto dei rallentamenti, ora con una integrazione di 1 milione e 800 mila euro presentiamo il progetto definitivo, che farà parte della ricucitura di un quartiere molto importante ed andrà a collegare la zona nota come “foro boario” con viale Matteucci e Città Giardino. Avremo finalmente in ulteriore teatro con 500 posti all’interno e 1000 all’esterno, per dare sempre più prospettive e prodotti culturali alla nostra città.

L’assessore alla Cultura Letizia Rosati “Si racconta oggi una bella storia, una storia nuova che viene da lontano, ovvero dalla riqualificazione di un luogo da troppi decenni abbandonato che tornerà a vivere con una fusione nobile e importante. Un luogo di aggregazione culturale, con un progetto assolutamente moderno di cui la città aveva assolutamente bisogno, un progetto che con la sua forma sinuosa e curvilinea accompagna le linee morbide del nostro fiume Velino”.

Ha concluso gli interventi istituzionali il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi “Presentiamo un’opera dal valore architettonico importante, che va inquadrato all’interno di una visione complessiva che questa Amministrazione sta portando avanti. Questa è una parte del progetto di recupero delle periferie “Parco Circolare Diffuso”. Parliamo di azioni di recupero di cui si sente il bisogno da anni, che troveranno applicazione in un’ottica rigenerativa. Negli anni è stata lasciata abbandonata la zona annonaria, che è un luogo di pregio, è un processo che noi dobbiamo invertire, da qui nasce l’dea nata nella precedente amministrazione e che si concretizzerà in questa, di recuperare tutto il quartiere di Città Giardino, dando valore ad alcuni impianti specifici come il Raul Guidobaldi che sarà un’impianto all’avanguardia a livello nazionale. Il processo di rigenerazione va guidato e quindi recupereremo il centro storico in ottica di sviluppo anche turistico e quello di Città Giardino nell’ottica di residenzialità di qualità, ma anche destinata al tempo libero ed al divertimento. Alla base di queste scelte c’è una visione che si concretizza con opere come quella che si presenta oggi, che sarà l’investimento più significativo tra quelli destinati al recupero delle periferie. Questa è un’opera di cui la città necessita e che impone di preparare il capoluogo ad accogliere un’altro tipo di utenza, in parte quella universitaria, in parte quella turistica, ma soprattutto quella di nuovi residenti, incentivati anche dagli investimenti sulle infrastrutture nelle vie di comunicazione. Questo spazio sarà realizzato nei prossimi anni, nel 2024 partiranno i lavori il cui primo stralcio verrà completato in un anno e mezzo circa. Questo deve stimolare gli operatori della cultura ad immaginare processi imprenditoriali più complessi, anche di aggregazione, che possono essere alla base dell’utilizzo di uno spazio come questo. Questo spazio sarà messo a disposizione delle imprese, perché merita di vivere ed essere gestito in maniera imprenditoriale. Questi investimenti per diventare moltiplicatore economico hanno bisogno dell’apporto del mondo delle imprese, per generare reddito, lavoro, sviluppo ed essere turisticamente attrattivi”.

Foto: RietiLife ©

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