Esplosioni di fuochi d’artificio, le tragedie che hanno segnato il Reatino. Nel 1983 morirono sei persone

(di Martina Grillotti) Tre vite spezzate, una famiglia distrutta, un’intera comunità in lutto e una tragedia che si ripete a 40 anni dalla seconda più grave esplosione della storia della pirotecnica, avvenuta proprio a Torano. La morte di Franco Colle (59 anni), Anna (32) e Claudio (23) ha lasciato l’intero Cicolano senza parole. Un boato che è rimbalzato in tutto il paese, nel pomeriggio del 21 luglio, a Torano e che ha lasciato tutti con un vuoto enorme. I tre stavano fabbricando in casa fuochi d’artificio quando una scintilla ha fatto esplodere tutto. Immediato l’intervento dei soccorritori che hanno richiesto anche l’ausilio dell’eliambulanza perché la situazione era apparsa da subito gravissima: tutti gravemente ustionati dall’esplosione e trasportati al Gemelli di Roma. Dopo giorni di cure con i medici che hanno tentato il tutto per tutto, la morte a poche ore di distanza di Franco e Anna e poi questa notte anche quella di Claudio. Sulla dinamica di quanto accaduto indagano i Carabinieri di Borgorose che cercano di ricostruire le motivazioni dell’esplosione ma anche il perché questa famiglia stesse lavorando su fuochi d’artificio artigianali e se possano essergli stati commissionati da qualcuno.

Chi li conosceva – nel Cicolano – parla di loro come persone buone, in gravi difficoltà economiche “stavano lavorando per guadagnarsi un pezzo di pane e ci hanno rimesso con la loro vita” scrivono alcuni amici, profondamente addolorati, sui social. Il sindaco di Borgorose, Mariano Calisse, intanto indice il lutto cittadino per il giorno dei funerali, in un post sul suo profilo Facebook ha scritto: “L’esplosione avvenuta a Torano è finita nel peggiore dei modi, una tragedia troppo crudele e non trovo altre parole per descriverla! Un incidente dai contorni da definire ci porta via un padre e i suoi due figli, una famiglia che meritava invece giorni migliori e tanta fortuna in più! Il giorno dei funerali proclamerò il lutto cittadino per manifestare in modo solenne il dolore che questi giorni accomuna tutti. Ringrazio gli uffici dei servizi sociali e le centinaia di persone che stanno dando un contributo alla famiglia, nel silenzio che deve accompagnare certi momenti”.

Tanto dolore, ma anche tanta solidarietà per il resto della famiglia: i concittadini dei Colle hanno deciso di aprire una raccolta fondi a favore della figlia di Franco (e sorella di Anna) Nadia, che ora dovrà occuparsi del resto della famiglia e della madre che ha avuto un crollo emotivo dopo il lutto (non il primo che la colpisce visto che solo pochi anni fa aveva già perso un altro figlio in un incidente in moto). Per Nadia questo può essere un aiuto di fondamentale importanza e tutta la popolazione non ha fatto attendere il proprio sostegno tanto da decidere di pagare i funerali ai defunti di propria tasca. L’Iban a cui donare è il seguente: IT39R0200873500000104029546 intestato a Nadia Colle con la causale “raccolta fondi benefica”. Per chi volesse avere maggiori informazioni può contattare sui social i referenti della raccolta fondi: Emiliano D’Angeli per Pescorocchiano, Fiorello Scancella per S.Elpidio, Rossella Nicolai per Torano e Valeria Rosati per Corvaro e Borgorose.

Tre vite spezzate in un modo atroce che il Reatino non potrà dimenticare come non si dimenticano i tanti che prima di loro sono rimasti vittime di incidenti all’interno di Case Matte, mentre lavoravano proprio con i fuochi d’artificio, a cui Rieti è tanto affezionata. Non si possono dimenticare i nomi di Antonio Morsani, Pietro Priori, e dei sei morti della tragedia di 40 anni fa: l’11 luglio 1983 proprio a Torano quando l’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio costò la vita a Sergio Mattei, Vincenzo Felli, Massimo Colle, Andrea Colle, Umberto Pingiori e Umberto Sciarra.

Foto: RietiLife ©

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